“Il Governo vuole discutere con giornalisti, editori, edicole per la riforma dell’editoria”. Il sottosegretario Lotti aprirà martedì il tavolo di discussione, qualcosa va cambiato
Si avvicina il grande giorno dell’editoria. Finalmente, dopo qualche rinvio, martedì 28 aprile il Governo aprirà il tavolo per l’editoria e riprenderà il discorso iniziato a gennaio con editori, giornalisti e edicole e interrotto per qualche mese. A margine di un’iniziativa elettorale a Firenze per le Regionali il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Luca Lotti, ha parlato ai giornalisti dell’imminente incontro: “un po’ di sacrifici dovremo farli tutti. Non esiste riforma, non esiste riorganizzazione di un settore che non comporti un po’ di sacrificio da parte di tutti. Il Governo si metterà ad un tavolo con giornalisti, editori e edicole, con tutti i soggetti che ruotano intorno al mondo dell’editoria, ne discuterà, ne parlerà. Va da sé che qualcosa va cambiato”.
Grandi manovre, sacrificio e cambiamenti, ma in che direzione? Lotti ha parlato di modifiche nella contribuzione diretta ai giornali, nel modo in cui si riorganizzano questi settori, assicurando massima disponibilità da parte del Governo. “Poi, il 28 lo vedrete”, ha detto il sottosegretario.
Qualche domanda anche sulla questione delle 200 assunzioni attivate nel mondo dell’editoria. La questione è scottante poiché il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, da Bari ha dichiarato che sebbene da dicembre ad oggi si siano registrate 200 assunzioni incentivate dal Governo, “per arrivare ad una vera ripresa occupazionale è necessario che si discuta tutti quanti insieme, anche al tavolo governativo che si inaugurerà di qui a qualche giorno, e si affrontino e si risolvano i nodi strutturali che rappresentano una zavorra per questo sistema”. Insieme a questa soluzione, ha detto ancora Lorusso, “bisogna discutere del rilancio del settore, che non può ovviamente non comprendere anche la ripresa occupazionale”.
Lotti ha risposto che proprio grazie al decreto firmato a giugno sono stati messi in campo gli incentivi che hanno permesso queste assunzioni, prima ancora del Jobs Act fra l’altro. Ora bisogna trovare un modo per dare ancora di più una mano al settore dell’editoria. “Abbiamo lanciato in risposta sia a Lorusso – ha detto Lotti – che a Costa della Fieg un tavolo con tutti gli attori principali. Quindi, il 28 ne parleremo sicuramente metteremo in campo anche lì delle politiche per dare una mano a questo settore”.