Le notizie avranno un prezzo e non saranno più free. Potrebbe trattarsi di una vera e propria rivoluzione. E’ questa l’idea di Pietro Scott Jovane, Ad di Rcs Mediagroup, che già dal prossimo anno vorrebbe introdurre la novità e ne ha parlato durante un convegno organizzato dalla scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa. “Per far pagare – spiega l’Ad di Rcs -, bisogna chiarire al lettore che ne trarrà un beneficio perchè potrà avere contenuti di qualità, esclusivi e disegnati sui suoi gusti e bisogni. In Spagna con El Mundo, abbiamo già iniziato in questo senso e non abbiamo avuto cali di contatti. Nel 2015 faremo passi in avanti anche in Italia. Jovane non ha fatto altro che ribadire quanto già affermato nei mesi scorsi. Il servizio probabilmente funzionerà in questo modo: ovvero che fino ad un certo numero di articoli la lettura sarà gratuita dopo questa soglia si pagherà. Insomma, dall’inizio del prossimo anno potremmo assistere ad un effetto domino in quanto anche Repubblica, Sole24ore e la Stampa potrebbero passare al Pay. Il prezzo al quale saranno posti gli abbonamenti è ancora un segreto, ma il modello sarà lo stesso dei paywall, quello dei giornali on line, con modalità di pagamento differenziate in base ai tempi di utilizzo. Le ragioni di questa scelta andrebbero ricercate sul fronte della pubblicità, dove i due colossi editoriali vanno registrando sulla versione cartacea perdite continue almeno da due anni, anche oltre il 10%. Si tratta comunque di un dato generalizzato sul fronte della carta stampata che comunque, almeno fino ad oggi, non va a compensare quello positivo sui media on line.