Gli ex dipendenti licenziati di Sardegna 1 Tv scrivono ai componenti della Commissione Cultura del Consiglio Regionale e puntano l’attenzione sul testo della proposta di legge sull’editoria che la Conferenza dei capigruppo ha inserito tra i provvedimenti da affrontare nella programmazione bimestrale. Secondo i lavoratori, la proposta di legge, al momento all’esame della seconda Commissione consiliare e che prevede uno stanziamento di tre milioni di euro all’anno per tre anni, “Sardegna 1 ha licenziato, non ha ancora pagato cinque mensilità arretrate, i tfr ed altre spettanze legate ai licenziamenti, ma ha tutti i requisiti per partecipare al bando”. “Fra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti la proposta di legge prevede che l’emittente tv debba avere in organico almeno due giornalisti e un direttore – scrivono gli ex dipendenti – curiosamente proprio la situazione nella quale si trova Sardegna 1 dopo aver licenziato 12 dipendenti e tra questi quattro giornalisti (altri tre si sono dimessi al termine della lunga vertenza). Per la politica sarda non è successo niente: Sardegna 1 ha dimezzato il personale, i lavoratori hanno condotto una lunga battaglia per portare all’attenzione dell’opinione pubblica una questione che dovrebbe riguardare anche il pluralismo dell’informazione e quindi la politica, ma per il Palazzo di via Roma va tutto bene”.