Il rapporto di Akamai sullo stato di Internet fa luce sulla condizione della banda larga in Italia. Akamai è un’azienda specializzata nell’offerta di servizi cloud. I dati, relativi al secondo trimestre del 2014, indicano una crescita troppo lenta. La velocità media è pari a 5,8 mbps. Si ha un incremento del 11% rispetto al precedente periodo. Non positivi, invece, le cifre riguardanti la velocità di picco. Anch’essa è in aumento, 26,4 mbps, ma la media europea è pari a 30 mbps. Dati in chiaroscuro anche per quanto riguarda l’adozione della banda larga e di quella ultralarga. Anche in questo caso si registrano degli incrementi, soprattutto per la banda larga, ma i tassi di adozione della banda ultralarga restano molto bassi. L’Italia fa parte, insieme a Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sudafrica, del club dei paesi che hanno tassi inferiori al 10%. La crescita è più evidente nell’ambito delle connessioni mobili, nelle quali si registrano picchi di velocità di 35,7 mbps. L’Italia, con 19 milioni di utenti connessi, è al nono posto per quanto riguarda la penetrazione globale di Internet In generale gli Stati che fanno registrare le velocità più alte sono Corea del Sud, Hong Kong, Svizzera e Giappone. Il rapporto mostra una crescita del traffico su indirizzi Ivp6, più idonei a soddisfare l’enorme domanda di connettività. Internet è più sicuro: gli attacchi Ddos sono diminuiti rispetto al precedente trimestre.