Raiway, i sindacati protestano per la svendita dell’asset

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 Negli scorsi giorni i sindacati di categoria hanno aperto le procedura per indire lo sciopero nazionale dei dipendenti di Raiway contro la parziale svendita della società. Hanno inoltre richiesto l’apertura di un tavolo istituzionale col Ministero per lo Sviluppo Economico. Raiway è un importante asset strategico della tv di Stato, dal momento che gestisce e veicola nelle case degli italiani il segnale digitale terrestre. La decisione  di cedere azioni della società pubblica è stata intrapresa allo scopo di coprire  parte delle spese per il decreto Irpef. Trattasi del famoso taglio di 150 milioni al servizio pubblico, che ha spinto il direttore generale Luigi Gubitosi ad un tentativo di riforma della Rai.  Il timore dei sindacati è che la privatizzazione  possa favorire altri gruppi televisivi, depotenziando di conseguenza la funzione pubblica della Rai. Snater ha anche pensato di fare ricorso contro il comma che dispone il taglio, al fine di certificarne l’illegittimità costituzionale.  Nessuna indicazione     in merito è arrivata dal Cda, che approva in toto le mosse di  Gubitosi.   Raiway sarà quotata in Borsa da novembre. I sindacati si chiedono se sia fattibile, attendendo risposte da Agcom e Consob.  Gubitosi si interroga invece sull’effettiva possibilità di esporre l’asset al mercato finanziario in un periodo di forte volatilità.  L’intenzione del direttore generale  è quella di utilizzare la società delle torri anche nel settore della telefonia mobile, magari con l’ausilio di un operatore. La privatizzazione di Raiway fa parte di un più generale progetto di razionalizzazione del servizio pubblico, che passa anche per il riordino del modello informativo dell’azienda.

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