Copyright, la Procura di Roma dispone il blocco di 24 siti pirata

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 La guerra alla pirateria continua su tutti i fronti. La Procura di Roma ha inibito l’accesso a 24 domini ritenuti lesivi della normativa sul diritto d’autore. Tra di essi fa scalpore la presenza di mail.ru, portale russo che fornisce diversi servizi come posta elettronica e news. Il paragone con siti come Virgilio e Libero è immediato. Pertanto si capisce che mail.ru  è quanto di più lontano dal prototipo del sito pirata. La denuncia nei confronti di mail.ru è arrivata dal distributore indipendente italiano Eyemoon Pictures. I contenuti illegali che hanno causato l’istanza sono i film “The congress” e “Fruitvale Station”, non ancora usciti in Italia. Chiaramente la misura dell’autorità giudiziaria non va giù ai vertici del portale russo, che protestano per l’inadeguatezza del blocco rispetto alle reali funzionalità del sito. Inoltre lamentano la mancata instaurazione di un contatto preventivo da parte delle autorità italiane. E’abbastanza controverso anche l’oscuramento di mega.co.nz, nuovo sito di Kim Dotcom. La reputazione di quest’ultimo non deve ingannare: Mega differisce dai precedenti Megaupload e Megavideo, dal momento che non è stato creato per il file sharing, ma offre agli utenti la possibilità di archiviare contenuti fino a 50 gb di memoria. Un po’ come Google Drive, che non a torto viene considerato un servizio completamente legale. Sullo sfondo c’è sempre l’inconsistenza dei metodi di oscuramento, facilmente aggirabili dall’utente medio. Essendo siti stranieri, Mega e Mail.ru possono essere solo bloccati via DNS. All’internauta basta modificare le impostazioni DNS per avervi nuovamente accesso. La mega operazione della Procura non fa altro che evidenziare le carenze di una normativa che fa acqua a livello giudiziario e amministrativo. Non bisogna dimenticare il Regolamento Agcom entrato in vigore a marzo,  fonte di controversie sin dalla sua gestazione. Peraltro manca anche cooperazione tra i soggetti. Come evidenziato dall’avvocato Fulvio Sarzana, per uno dei siti oggetto del provvedimento giudiziario era stata disposta archiviazione dall’Autorità.

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