L’Henkel Italia (titolare del marchio di detersivi Dixan) è stata condannata dall’Antitrust a pagare una multa di 50mila euro per pratica commerciale scorretta. Come mai? Semplice, nella pubblicità veniva detto che Dixan era in grado di rimuovere le macchie meglio del principale concorrente, già alle basse temperature. Per questo messaggio rivolto al pubblico, la Procter&Gamble, multinazionale a cui è legato il famoso marchio Dash, aveva provveduto a segnalare all’Autorità garante per la concorrenza, gli inserti pubblicitari ritenuti ingiustamente ‘diffamatori’ e andati in onda a partire dal mese di giugno 2013. L’Antitrust, dopo aver esaminato il caso, ha ritenuto che ci sia una ‘sostanziale parità di efficacia in termini di risultati di lavaggio’ e che, quindi, il messaggio pubblicitario era ingannevole. Secondo l‘Antitrust, inoltre, i due detersivi non solo si equivalgono come caratteristiche generali, ma per il trattamento di certi tipi di macchie, Dashrisulta essere più efficace di Dixan e viceversa su altre categorie di macchie. Insomma, aveva ragione il buon Renato Pozzetto: non sempre bisogna ascoltare ciò che dice la pubblicità.