Internet: Boldrini, social media non diventino territorio rapina

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”Sono una convinta utente e sostenitrice dei social media, ai quali attribuisco un insostituibile valore comunicativo, e proprio per questo voglio che non si trasformino in territorio di rapina, dove le informazioni sulle persone diventano proprieta’ di chi e’ interessato esclusivamente ai profitti; o dove la dignita’ dei singoli viene calpestata da minacce e da atteggiamenti di abuso e discriminazione”. Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel saluto inviato al convegno alla Camera ”Internet e liberta’ d’espressione. C’e’ bisogno di nuove leggi?”. ”Voi vi domandate oggi se ci sia bisogno di nuove leggi – prosegue – . I diversi gruppi politici si pronunceranno al riguardo. Io so per certo che serve una nuova attenzione, adeguata all’importanza che la rete ha guadagnato nelle nostre vite. Internet e’ un’occasione senza precedenti di conoscenza, di informazione, di partecipazione alla sfera pubblica, quindi di esercizio di diritti civili. Tuttavia e’ anche il luogo in cui i diritti delle persone si scontrano spesso con grandi poteri politici e commerciali”. Boldrini sostiene quindi: ”E’ evidente che non solo in rete si pongono questi problemi, che la violenza e l’odio sono ben presenti offline e che non e’ certo Internet a produrli. Ma non per questo credo che si possa rimanere con le mani in mano quando si usa la rete per controllare la vita delle persone o offenderne la dignita’. Non mi sfugge, credete, la delicatezza di questi argomenti. Ma gli interlocutori di oggi hanno le competenze e le sensibilita’ per indicare le possibili soluzioni, che devono nascere sempre nel dialogo tra i diversi soggetti interessati. Registro al riguardo, come segno positivo di una sensibilita’ che cresce, il codice di autoregolamentazione sul cyberbullismo, che il Ministero per lo sviluppo economico sta varando con il coinvolgimento anche degli operatori che forniscono servizi in rete e che vengono impegnati ad attivare meccanismi di segnalazione per aiutare i minori in difficolta’. ”E’ un lavoro ad ampio spettro quello che ci attende – conclude la presidente – : che si scelga o meno il ricorso all’intervento legislativo, e’ evidente che per un uso consapevole della rete, per conoscere e imparare a rispettare diritti e doveri, e’ indispensabile una grande azione di alfabetizzazione, un’educazione digitale per i giovani e per gli adulti. E’ richiesto un intervento profondo e di lungo periodo, come sempre lo sono le azioni che vogliono incidere sulla cultura di un Paese. Ma non possiamo farne a meno, se vogliamo cogliere tutte le straordinarie opportunita’ che la rete offre per una crescita che sia anche crescita civile”. (ASCA)

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