Studenti americani contro Google, accusata di violazione della privacy. Il colosso di Internet è stato denunciato da un gruppo di nove ragazzi che affermano di essere stati spiati attraverso la loro casella di posta elettronica Gmail. Google si servirebbe di Apps for Education, uno strumento messo a disposizione dall’azienda, per utilizzare le loro informazioni a fini pubblicitari. La compagnia ha immediatamente replicato che l’analisi delle mail non serve per mandare inserzioni mirate, a meno che non ci sia un specifica richiesta. Ma un dirigente ha confermato che Google scansione e indicizza le mail di tutti gli utenti di Apps for Education per diversi scopi, potenzialmente anche per la pubblicità, attraverso processi automatici che non possono essere sospesi. Ma che i risultati delle analisi non vengono effettivamente usati per inviare messaggi pubblicitari a meno che non si scelga di riceverli. Ma la class action sembra intenzionata ad andare avanti: nel mirino le loro mail che sarebbero state spiate attraverso l’applicazione, un pacchetto gratuito di strumenti online per l’istruzione, con circa 30 milioni di utilizzatori nel mondo. Dalla loro parte, il Ferpa (Family Educational Rights and Privacy Act) che assicura la privacy dei dati di studenti al di sotto dei 18 anni.
Giannandrea Contieri