Anche il decreto Milleproroghe non manca l’appuntamento con la conversione in legge. A meno di 48 ore dalla scadenza, il Senato ha infatti approvato in via definitiva il decreto 150/2013, generalmente noto con il nome di “Milleproroghe”. Con 135 voti a favore, 20 contrari e ben 78 astenuti, l’aula di palazzo Madama ha licenziato il decreto presentato a fine dello scorso anno dal governo Letta, uno degli ultimissimi atti del passato esecutivo. Il termine ultimo per la conversione in legge del decreto sarebbe scaduto venerdì 28 febbraio. Così, seguendo i tempi già utilizzati, settimana scorsa, con il decreto svuota carceri, quello sul finanziamento pubblico ai partiti e il Destinazione Italia, anche il Milleproroghe è riuscito ad arrivare a destinazione entro il termine previsto. Ecco alcune delle misure contenenute nel Testo definitivo:
Rinvio per la web tax. La web tax, la norma introdotta nella legge di Stabilità e non ancora entrata in vigore, è stata posticipata al primo luglio.
Norme antitrust. Prorogato anche il divieto di acquisizione di partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani per i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale con ricavi superiori a quelli fissati dalla norma relativa. Il divieto sarebbe scaduto il 31 dicembre.
Pagamenti Bancomat: Slitta al 30 giugno il termine entro cui i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare pagamenti attraverso carte di debito.