Il maxiemendamento alla finanziaria 2008 n. 23.100 proposto, insieme ad altri due, dal Governo coinvolge – tra gli altri – i settori dell’editoria e dell’emittenza televisiva.
In breve, cosa cambierebbe in caso di approvazione.
CONTRIBUTI ALL’EDITORIA
Il comma 300 dell’art. 2 proposto con l’emendamento in di cui sopra, lascia invariata la disposizione prevista nell’attuale D.d.L. Infatti, dispone che i costi a base di calcolo dei contributi di cui all’art. 3 della legge n. 250/90 devono essere presentati sulla base del modello predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che lo stesso debba essere sottoposto a revisione da parte di società di certificazione. La norma, come già anticipato nelle nostre circolari precedenti, serve unicamente a legittimare la prassi, in quanto la Presidenza aveva, per l’esercizio 2006, già richiesto tale formalità.
Il comma 301 ripropone il tema della ripartizione dei fondi tra le imprese aventi diritto. In altri termini si torna, per l’ennesima volta, al principio dei contributi entro le disponibilità. E’ evidente, come detto nei nostri precedenti commenti al riguardo, che la norma in oggetto rappresenta un rischio enorme, soprattutto per quanto riguarda la chiusura dei bilanci e l’accesso al credito bancario.
Il comma 305 modifica e rafforza, laddove ce ne fosse stato bisogno, il disposto del decreto fiscale appena approvato e convertito in legge. Pertanto, il valore complessivo del contributo non potrà superare il costo sostenuto per il personale, per i collaboratori, per la produzione e per la distribuzione nell’esercizio precedente, fermi restando i limiti attualmente stabiliti dalla legge (c.d. “tetti massimi”).
In relazione alla quantificazione degli stanziamenti per il triennio 2008 – 2010, essi appaiono incrementati, rispetto alla scorsa manovra, nella seguente misura:
– anno 2008: 414.582 mni di euro (+ 77.592 mni);
– anno 2009: 387.793 mni di euro (+ 50.803 mni);
– anno 2010: 387.494 mni di euro.
CONTRIBUTI ALL’EMITTENZA RADIOTELEVISIVA
Il comma 302 riguarda le imprese che operano nel settore dell’audiovisivo e prevede che il rimborso delle agevolazioni tariffarie avvenga direttamente con pagamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e non più con pagamento da parte dei gestori.
Con il comma 303 sono previsti ulteriori stanziamenti per i contributi previsti dalla legge n. 448/2001 a favore delle emittenti locali. All’ulteriore stanziamento di 10 m.ni di euro per il 2008, il maxiemendamento ne ha aggiunto un altro di 5 m.ni di euro per il 2009. Un’altra novità è rappresentata dalla scadenza della ripartizione regionale dello stanziamento che è fissata al 30 maggio di ogni anno. Pertanto, in via provvisoria, entro tale data l’ammontare complessivo dello stanziamento sarà ripartito tra le regioni (e le province autonome di Trento e di Bolzano) attraverso una anticipazione calcolata nella misura del 90% delle somme assegnate l’anno precedente. La ripartizione definitive saranno, poi, subordinate all’esito finale dei punteggi raggiunti dalle emittenti televisive.
Il comma 304 fissa al 31 luglio, in luogo del 30 settembre, la data entro cui alle emittenti televisive deve essere corrisposta, a loro volta, l’anticipazione prevista.
Con il comma 306 resta l’ulteriore stanziamento di 50 mni di euro a favore degli investimenti sullo sviluppo della banda larga nel Mezzogiorno.
Il comma 307, invece, prevede sempre l’ulteriore stanziamento di 20 mni di euro per gli investimenti connessi al passaggio al digitale.
Ambedue gli interventi sono fatti a valere sull’esercizio 2008.
Il comma 308 modifica l’art. 44 del testo unico della radiotelevisione, estendendo – in particolare – gli obblighi di programmazione a tutte le emittenti televisive, compresi i fornitori di contenuti in pay per view ed incrementando i tempi di messa in onda da riservare ai produttori indipendenti. Inoltre, è stata introdotta una riserva a favore delle opere cinematografiche italiane. La norma assume valenza sia in termini quantitativi (spazio) che qualitativi (spesa). Come precedentemente anticipato, attesa la consistenza della modifica proposta dal Governo, rimandiamo ad apposito approfondimento che trasmetteremo una volta approvato il testo in via definitiva.
Resta fermo che tutte le emittenti televisive nazionali e satellitari devono porre particolare e costante attenzione agli obblighi di programmazione essendo le relative violazioni onerosamente sanzionate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Cordiali saluti.