Crisi edicole. Nel maxiemendamento alla finanziaria solo piccole cose per il comparto (aggiornamento)

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Ecco l’articolo inserito del Maxiemendamento alla Legge di stabilità 2014:

218. Per assicurare il completamento del processo di modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica e sostenere i costi derivanti dall’adeguamento tecnologico dei rivenditori e dei distributori, il termine previsto dall’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, convertito dalla legge 16 luglio 2012, n. 103, per la tracciabilità delle vendite e delle rese, è differito al 31 dicembre 2014 e l’accesso al credito d’imposta di cui al medesimo comma è riconosciuto per l’anno 2014.

Qui le dichiarazioni del sottosegretario Legnini  rilasciate al portale Key4biz sul tema edicole: “Abbiamo introdotto una misura anche per l’informatizzazione delle edicole, irrobustendo una disposizione in parte emanata due anni fa, ma mai decollata, e dotandola di risorse già iscritte nel bilancio di Stato. Si tratta di un piccolo fondo di 5 milioni di euro che abbiamo deciso di destinare alla digitalizzazione delle edicole che stanno affrontando una profonda crisi e rischiano di chiudere”.

Nulla di nulla sul tema liberalizzazioni e rese. Seguiranno aggiornamenti

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