Si è tenuta questa mattina nel capoluogo toscano la seconda udienza del procedimento sul crack del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca presieduta da Denis Verdini fino al 2010, che vede 67 imputati, con reati relativi alla gestione dell’istituto bancario e, in un altro filone, ai finanziamenti per l’editoria a una serie di testate locali, fra cui il Giornale della Toscana. Accogliendo le eccezioni preliminari sollevate dalle difese (difetto di notifica legato agli inviti a comparire) il gup di Firenze Fabio Frangini ha accolto lo stralcio delle posizioni di 9 di questi imputati, fra cui la figlia di Verdini, Chiara Diletta. Per loro il procedimento fa dunque un passo indietro: adesso i pm dovranno procedere di nuovo a una nuova chiusura delle indagini e quindi a una nuova richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare prosegue invece per gli altri imputati. Fra loro, Denis Verdini, l’imprenditore Riccardo Fusi, ex patron della Btp, e Marcello Dell’Utri. Verdini attraverso i propri legali ha fatto sapere di voler essere interrogato nelle prossime udienze.