Il peccato originale è noto. Scrivendo del codice ad hoc negli annunci pubblicitari -il che ravvisa un’ipotesi di dolo- Google avrebbe tenuto sotto controllo la navigazione di milioni di utenti iPhone, eludendo le impostazioni della privacy di Safari. Benché la società si sforzasse di convincere il giudice dell’assoluta involontarrietà dell’accaduto, il governo federale degli Stati Uniti attraverso la FED ha comminato a Mountain View una multa record da 22,5 milioni di dollari. Ora, racconta PC World, pare che sia stato raggiunto un accordo extra-giudiziale tra Google e i 37 stati più il Distretto di Columbia che si erano costituiti parte civile. Costo dell’operazione, ben in 17 milioni di dollari.