“Qual è il futuro dell’informazione? Non lo sappiamo, perché ci troviamo di fronte al tumultuoso sviluppo di internet, alla crisi dell’informazione tradizionale e dei giornali cartacei con i giovani che non leggono i giornali e i cosiddetti Over the top, Google, Amazon e Facebook, che hanno un potere non paragonabile ad altri mezzi”. A parlare è Giulio Anselmi, presidente della Federazione Italiana degli Editori, intervenendo al convegno organizzato dall’agenzia di stampa Dire in occasione dei suoi primi 25 anni di attività.
“In questo contesto – spiega Anselmi – i giganti dell’economia e il potere politico esercitano non solo pressione sull’informazione, ma anche sul controllo dei cittadini, alla faccia della privacy. Per continuare ad avere un ruolo – sottolinea il presidente – editori e giornalisti, in uno stato di crisi generale, dobbiamo continuare a distinguerci dalla troppa informazione che è un rischio anche per la democrazia. Dobbiamo avere l’intelligenza di badare agli elementi comuni piuttosto che a quelli divisori. Dobbiamo essere presenti su tutte le piattaforme con la multimedialità e in questo i giornalisti devono imparare la via dell’umiltà”. “Dobbiamo – continua Anselmi, parlando anche in veste di presidente dell’ANSA – essere indipendenti da partiti, governi e pressioni economiche. Il nostro percorso deve essere verso l’indipendenza e per questo dobbiamo saperci difendere e tutelare il diritto d’autore, non come feticcio ma come sintesi di contenuti. Dobbiamo essere veloci, ma badare alla qualità che significa essere affidabili. Soprattutto dobbiamo essere capaci di scegliere”.