Prima grossa grana per il nuovo direttore dello “Spiegel“, Wolfgang Buechner, che dal 1 settembre si insedierà formalmente alla guida del settimanale di Amburgo, dopo aver lasciato quella dell’agenzia di stampa “Dpa“. La nomina da parte di Buechner a vice direttore dal 1 dicembre prossimo di Nikolaus Blome, attuale vice direttore della “Bild“, ha provocato una rivolta nella redazione del settimanale di Amburgo, con i giornalisti che hanno chiesto con una raccolta di oltre 100 firme la convocazione di un’assemblea straordinaria per lunedì prossimo.
I redattori dello “Spiegel” controllano il settimanale grazie alla quota maggioritaria del 50,5% delle azioni. La parte rimanente è divisa in parti uguali tra i due figli del fondatore Rudolf Augstein, Franziska, giornalista alla “Sueddeutsche Zeitung“, e Jakob, columnist dello “Spiegel“.
Due anni fa lo “Spiegel” aveva duramente attaccato Blome, accusato insieme alla “Bild” di minimizzare lo scandalo della copiatura della tesi di dottorato da parte dell’ex ministro della Difesa, ed imgombrante (per Merkel) nastro ascente della Cdu, Karl-Theodor zu Guttenberg. Lo “Spiegel” aveva inoltre scritto che Bild si assume “in continuazione il ruolo di un partito estremista di destra”. Il timore della redazione e’ che con l’arrivo del nuovo vice direttore possa cambiare la linea editoriale del settimanale, da sempre in prima linea nello smascherare e combattere gli scandali politici.
Nel commentare gli avvenimenti in corso la “Sueddeutsche” scrive che l’arrivo di Blome allo Spiegel, con lo stesso incarico che ancora ha alla Bild, “sta diventando una storia terribilmente drammatica” ed ipotizza che a farne alla fine le spese sia il nuovo direttore Buechner, che potrebbe anche essere costretto a gettare la spugna prima di insediarsi alla guida del settimanale.
“La speranza della redazione che Buechner non venga più è una delle tante in circolazione”, ha dichiarato al giornale un redattore dello “Spiegel“, mentre un capo servizio ha aggiunto che il nuovo direttore ha già fatto molte cose “kaputt” ancora prima di arrivare. E’ comunque un fatto che i cinque rappresentanti della redazione, proprietaria maggioritaria del settimanale, hanno già bocciato all’unanimità la nomina di Blome, mentre il direttore Buechner ha fissato un ultimatum con scadenza mercoledì per l’approvazione della nomina da lui decisa. La “Sueddeutsche” rivela che il braccio di ferro tra il nuovo direttore e la redazione è già in corso da due mesi, quando il responsabile amministrativo del settimanale, Ove Saffe, aveva presentato ai cinque rappresentanti della redazione Blome, come futuro vice direttore, ricevendone però subito dopo un rifiuto per iscritto.
Divisi sulla nuova nomina anche i figli di Augstein, con Jakob che si schiera a fianco di Blome, insieme al quale conduce un talk show in televisione, mentre la sorella Franziska rifiuta decisamente il suo arrivo allo “Spiegel“. La giornalista ha definito “una birbonata” la nomina a vice direttore di un giornalista che sulla “Bild” ha minimizzato lo scandalo Usa del Nsagate sulle intercettazioni. Durissimo il commento di Franziska Augstein anche sul nuovo direttore del settimanale, Wolfgang Buechner, il quale “rompendo tanta porcellana ancora prima di cominciare, non dimostra di possedere le intelligenti qualità di guida che devono appartenere ad un direttore”. (Agi)