Dopo essere finito indirettamente nella bufera nell’ambito di due diverse inchieste giudiziarie, quella che a febbraio ha portato alle dimissioni dell’assessore regionale piemontese Massimo Giordano e quella che il mese successivo ha portato all’arresto del suo direttore Leonardo Boriani per lo scandalo degli appalti nella sanità lombarda, ora sul quotidiano piemontese «NordOvest» è calato il sipario.
Sin dai primi mesi dell’anno nelle casse dell’azienda non sarebbero più arrivate le risorse finanziarie che la cordata si era impegnata per supportare i costi dell’iniziativa editoriale. Tutto in un silenzio imbarazzato e un poco strano capace di avvolgere un’avventura imprenditoriale sulla quale ha avuto (ed ha tuttora) da obiettare la magistratura: per la Procura della Repubblica di Novara che dopo l’iscrizione nel registro degli indagati e le perquisizioni che hanno interessato i soci della NordOvest editrice (ma anche il consulente editoriale Giuseppe Cortese, sua moglieIsabella Arnoldi e l’ex assessore regionale Massimo Giordano) continua a lavorare all’inchiesta, il NordOvest altro non sarebbe stato se non “un giornale nato per sostenere l’attività politica dell’assessore Giordano”. Un pasticcio politico-imprenditoriale, dunque, quello che impregnerebbe questa avventura editoriale, sulla quale da mesi indaga la Procura, spulciando carte, intercettazioni e tracce informatiche dei computer. Il classico esempio di quando l’editoria non sempre fa rima con imprenditoria.
Fonte parziale: Lo spiffero.com