La forte riduzione dei fondi destinati all’editoria, contenuta nella manovra estiva, «aprirà un calvario per le piccole testate, costrette in pochi anni alla chiusura. E la “mannaia” si abbatterà non solo sui giornali di partito, ma anche sull’editoria cooperativa e no profit». A scendere in campo contro il prospettato taglio dei contributi diretti al settore è il presidente dell’Associazione generale delle cooperative italiane (Agci), Rosario Altieri, che ha denunciato il dimezzamento delle risorse da 414 milioni a 200 milioni annui entro il 2011.
«È inaccettabile la comunicazione parziale e fuorviante che viene fornita in proposito – ha dichiarato Altieri -. Sembra che la mannaia si stia abbattendo solo su qualche giornale di partito, mentre le conseguenze dei tagli sarebbero assolutamente di più vasta portata, riguardano la totalità dell’editoria cooperativa e no profit e, con questa, tante testate locali indipendenti che rappresentano il principale veicolo di comunicazione delle realtà regionali e locali».
Secondo Altieri si tratta di uno scenario «in aperta contraddizione con gli indirizzi politici del governo, che nel federalismo e quindi nel rafforzamento delle autonomie locali ha uno dei suoi assi programmatici. Ci auguriamo che anche in questo caso intervenga un ripensamento»