IL PENSIERO DI BONAIUTI SUL TEMA DEL TAGLIO AI CONTRIBUTI NELL’ERA LEVI

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Ecco alcuni stralci dell’intervento dell’attuale Sottosegretario Paolo Bonaiuti in tema di tagli al settore dell’editoria: “Sono piuttosto preoccupato, signor sottosegretario, quando si comincia a parlare di tagli ad un settore come quello dell’editoria, che ha bisogno di contributi quant’altri mai, proprio per l’avanzare di altri mezzi di comunicazione. Riprendendo quello che ha detto il collega Giulietti, ricordo che i crediti e le varie agevolazioni hanno permesso alle industrie editoriali letteralmente di rifare i macchinari, di migliorare i metodi produttivi, di presentare conti in attivo, di avvalersi di riforme come quella del full color. Insomma, si è trattato di contributi estremamente positivi.
Signor sottosegretario, io ho già vissuto questa esperienza, ma anche l’onorevole Giulietti ed altri membri «antichi» di questa Commissione sanno che i vari ministri dell’economia – lo dico senza riferirmi al ministro Padoa-Schioppa, che non conosco, ma cito per esempio Giulio Tremonti – hanno il «vizio» di tagliare in questo settore. Allora, bisogna resistere a questi tagli, facendo capire che non si tratta di un comodo bacino dal quale pescare pochi milioni (perché tali sono le risorse ricavabili da tale settore), mentre ci sono dei fondi – ad esempio quello degli esteri o della protezione civile – dai quali si può attingere ben più comodamente. Certo è che quando si prende da questa cassa, non si rimette mai.
Il problema principale è che chi si trova di fronte a questi tagli deve sempre resistere: c’è una sorta di maledizione che colpisce questo settore, ed è la maledizione del taglio. È un settore che non vive in maniera assistenziale, ma cerca, attraverso il contributo, di avere quelle parità di diritti, quelle parità di espressione che consistono, poi, nella diffusione della cultura e delle idee. Il taglio dei contributi, allora, è da evitare”.Quanta acqua è passata sotto i ponti…

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