Il presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha commentato la relazione annuale del Presidente dell’Agcom. “La Relazione annuale di Corrado Calabrò, richiama le istituzioni e la politica ai loro compiti di regolazione. Vale per l’editoria, che da troppo tempo aspetta una riforma. Essa potrà anche confluire nel “testo unico” che Calabrò ipotizza, auspicando una stagione di razionalizzazione normativa adeguata ai tempi della multimedialità. L’essenziale, per la Fnsi, è che questa azione di riforma favorisca l’innovazione, dia trasparenza e credibilità alle forme di sostegno pubblico, riconosca il lavoro giornalistico come valore e come garanzia di qualità”.
“Ma la necessità di nuove regole vale anche per l’emittenza – prosegue Natale – dove la somma di un duopolio analogico e di un monopolio satellitare non consente di parlare di un sistema finalmente aperto. E vale ancor di più per la Rai: giustamente il Presidente dell’Agcom invoca come urgente un intervento che la liberi dagli impacci burocratici e dagli abbracci politici.
Il Sindacato dei giornalisti conferma di essere favorevole ad una norma-stralcio che permetta di riformare, in tempi rapidissimi e con larga condivisione politica, i criteri di nomina del vertice del servizio pubblico. Sono tutti interventi che devono avere come obiettivo quel “pluralismo delle fonti informative” del quale ha parlato il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, sottolineando che il confronto di opinioni diverse è bene primario, che non può essere “compresso nei limiti angusti dell’equilibrio fra costi e ricavi”. E’ opportuno tenerlo a mente: i bilanci delle aziende editoriali devono essere in ordine – conclude il presidente della Fnsi – ma quando si parla di informazione non si sta parlando solo di logiche di mercato”.
Fabiana Cammarano