“Il passaggio al digitale è una grandissima opportunità per il mondo dell’editoria e per i giornalisti”. Lo ha detto Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, parlando al convegno “Crescere tra le righe” promosso dall’Osservatorio permanente Giovani-Editori e in corso di svolgimento alle porte di Siena. Dopo aver ricordato che i quotidiani hanno avuto una trasformazione profonda nell’ultimo decennio, de Bortoli ha ricordato come il sito internet del “Corsera” di fatto è stato trasformato in una sorta di tv in diretta 24 ore su 24 continuamente aggiornato con notizie dall’Italia e dall’estero e arricchito di contenuti extra.
Nella sua conversazione con gli oltre 250 giovani studenti delle scuole superiori intervenuti alla kermesse, de Bortoli ha voluto sottolineare anche “la funzione civile del giornalismo”, definito “il carburante per la crescita”.
“Noi crediamo molto nelle edizioni locali, nella digitalizzazione dell’informazione – ha detto tra l’altro – che è sempre più il giornalismo di prossimità, che è fatto anche dai giovani. Molta informazione è fatta dagli stessi utenti. E la comunita’ dei lettori giovani da’ un contributo decisivo”.
Nella nuova era digitale, ha affermato tra l’altro de Bortoli, “le notizie sono prodotte anche da chi fino a ieri fruiva dell’informazione”. Il ruolo dei giornalisti deve quindi essere ancor più responsabile. E occorre, quando accade, il coraggio di riconoscere i propri errori perché facciamo tutto in diretta”. “Qualche volta – ha concluso – la tempestività va a discapito dell’accuratezza. Ma vorrei che anche gli altri attori dell’informazione (penso agli imprenditori, ai politici o ai magistrati) riconoscessero i propri errori”.