Premio Pulitzer 2013: il New York Times fa poker

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Il 15 aprile scorso, nella storica sala della World Room Columbia University di New York, si è svolta la 96°edizione del Premio Pulitzer, il riconoscimento più datato e prestigioso del mondo, ideato nel 1917 da Joseph Pulitzer e, per sua volontà, sempre gestito dalla Columbia University.
Il Premio si divide in 21 categorie giornalistiche e altre 7 sezioni che riguardano le arti, la musica e la letteratura. La giuria è formata da 19 personalità del mondo dell’informazione, ma anche da docenti universitari e da famosi scrittori. E’ presieduta da Sig Gissler, pluripremiato giornalista ed ex direttore del Milwauked. I giurati, prima di attribuire i vari riconoscimenti, devono selezionare, in gran segreto, 3 candidati per ognuna delle categorie partecipanti. Inoltre, s’impegnano a non far trapelare ai media nessuna notizia sui contendenti.
Al vincitore di ciascuna categoria viene assegnato un premio di 10.000 dollari fatta eccezione per la sezione “giornalismo per il bene pubblico” dove, al posto dei soldi, si consegna un’ambitissima medaglia d’oro.

Ma veniamo ai premiati dell’edizione di quest’anno.
Il bottino più grosso l’ha fatto il New York Times che si è visto insignire di ben quattro riconoscimenti. I premi alla storica testata di Midtown Manhattan sono andati a David Barstow e Alejandra Xanic per l’Investigative Reporting; a David Barboza per la miglior copertura internazionale; a John Filiale per il miglior soggetto e all’intera redazione del NYT per il miglior rapporto esplicativo.
Ottima affermazione anche per lo Star Tribune di Minneapolis che ha vinto nella categoria Cartooning editoriale e nella Segnalazione locale.
Nella sezione Servizio Pubblico l’ambito trofeo è andato al Sun Sentinel; per le Breaking News alla redazione del Denver Post; per la Segnalazione Nazionale all’InsideClimate News di Brooklyn; per la sezione Commenti a Bret Stephens del Wall Street Journal; per la Critica al Washington Post e per la Scrittura editoriale alla testata californiana Tampa Bay Times.
Il Premio Photography Breaking News è stato consegnato al fotoreporter afgano Massaud Houssaini dell’agenzia France Press, per la foto di una bambina in lacrima tra le macerie di Kabul provocate da un attentato kamikaze. Uno scatto struggente che, a dicembre scorso, fece il giro del mondo.
Per il suo romanzo “The Orphen Master’s Son”, Adam Jhonson si è aggiudicato il premio della narrativa. L’autore ha ringraziato pubblicamente e ha condiviso il merito con Cesare de Michelis, presidente della Marsilio Editori (gruppo RCS).

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