Dopo 17 anni di ininterrotta presenza, “Liberal” lascia i palcoscenici editoriali del Belpaese. Il numero di oggi, infatti, è l’ultimo prima della sospensione delle pubblicazioni stabilita dal’editore. Dal 1995, dapprima come mensile, poi settimanale, poi bimestrale, infine nelle vesti di quotidiano, il giornale edito da “Edizioni de l’Indipendente s.r.l.” non ce l’ha fatta a resistere ai morsi della crisi.
“Caro lettore, non ce l’abbiamo fatta” riferisce una nota dell’editore pubblicata sulla home page del sito liberalweb.it. “La crisi dell’editoria e il perdurante, progressivo annuale calo dei contributi che colpisce il settore da ormai tre anni, rendono impossibile la tenuta di un’impresa come la nostra, nata e programmata quando i venti della crisi, sia economica che politica, non si erano ancora affacciati sulla vita collettiva del Paese” prosegue il “commiato dell’editore. Poche pesantissime frasi che però la dicono tutta sul momento di difficoltà attraversato dal gruppo di via Della Panetteria. Spiegazioni che, però, non hanno convinto il corpo redazionale del giornale. “I redattori di ‘Liberal’ esprimono tutto il loro sconcerto per una escalation che ha portato nel giro di quattro settimane alla chiusura del giornale” scrivono i giornalisti nel comunicato sindacale pubblicato sull’edizione del quotidiano in rete da stamattina (liberal.it).
“Seppure informati su specifiche difficoltà finanziarie incontrate dall’azienda e legate al contributo per l’editoria – proseguono i redattori – , restiamo increduli di fronte a una dismissione consumata con una rapidità senza precedenti. Constatiamo con altrettanto sconcerto che tutte le rinunce compiute in questi anni sono servite a nulla”.
“I redattori di ‘liberal’ – incalzano i redattori nella nota – non hanno alcuna intenzione di abbandonare la battaglia per promuovere una politica diversa, e soprattutto il ritorno all’amore per la politica contro la cecità dell’antipolitica”. “Sostenuti in questo difficile momento dalla preziosa e instancabile presenza dell’Associazione Stampa Romana – si legge ancora nel comunicato sindacale – , riteniamo di interpretare il sentimento di tutti i dipendenti dell’azienda nell’affermare che non ci si può arrendere professionalmente di fronte a una vicenda come questa. E ribadiamo che sarà perseguita ogni strada possibile per tornare quanto prima a impegnarci nelle battaglie di sempre”.