Si chiude la guerra del telecomando, ovvero l’importanza di chiamarsi «7», «8» 0 «9». Vincitori: rispettivamente La7, Mtv e Deejay tv (la ex Rete A rilevata dalla famiglia De Benedetti). Sconfitti: Retecapri, Telenorba, le tv locali e i big come Sky con il canale Cielo. Sui primi sei tasti della numerazione automatica non c’è mai stata discussione: dall’1 al 3 a Rai e dal 4 al 6 a Mediaset. Ma per gli ultimi tre posti è da anni che si consuma una feroce battaglia sfociata in una valanga di ricorsi al Tar contro la decisione della precedente Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni di affidarli proprio a La7, Mtv e Deejay.
Già dal 31 agosto 2012 il Consiglio di Stato si era espresso con 4 sentenze portando all’azzeramento della decisione. Da allora si è rischiata anche l’occupazione selvaggia degli ultimi numeri, tanto che il nuovo presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, se n’è dovuto occupare personalmente appena insediato. Retecapri è da anni che rivendica il proprio status di tv nazionale (sul 9) mentre Telenorba al Sud voleva il posto de La7. Sky da parte sua ha tentato di rientrare nella categoria delle generaliste accanto alle ex tv analogiche. Ora l’Agcom basandosi su un nuovo sondaggio dell’istituto Piepoli ha ridefinito il perimetro degli ultimi 3 canali assegnandoli ai «canali generalisti ex analogici». Non si fanno nomi perché l’assegnazione dovrà avvenire per decisione del ministero dello Sviluppo economico. Ma la riassegnazione con la stessa gerarchia è considerata scontata, nonostante le polemiche sul carattere «generalista» dei due canali musicali, Mtv e Deejay.