Per Telecom Italia la decisione di separare i call center dalla rete e farne una società a sè stante è una decisione strategica da cui non intende recedere.
E’ in pratica il famoso scorporo della rete di cui si parla da anni perché separando la parte commerciale da Telecom rimane, infatti, solo la rete.
Lo ha confermato il capo del personale all’inizio della trattativa dell’11 marzo, dopo che nella settimana precedente le parti si erano lasciate con l’impegno di verificare se questa scelta, lo scorporo dei call center (e della rete) era reversibile o meno. Il massimo che Telecom intende concedere è un rinvio dello scorporo a fine 2014; ma si tratta, comunque, di una scelta strategica.
Per quanto riguarda il 1254, l’azienda intende stipulare un accordo di durata biennale, per prorogare il contratto di solidarietà per un anno al Centro-Sud e dopo una pausa di un anno anche al Nord.
A questo punto per il sindacato si aprono due strade: prendere atto della decisione aziendale e approvare il pacchetto della ristrutturazione con la disponibilità di Telecom a non chiudere tutte le sedi periferiche previste in programma; oppure andare a uno scontro frontale, di gravità tale da non avere precedenti nella storia dell’azienda.