“Niente tv berlusconiana Tengo tutti i giornalisti Da Mentana a Santoro” . Urbano Cairo, ha già stappato lo champagne delle grandi occasioni? «Aspettiamo. Il più è fatto, ma non ho ancora firmato. Dobbiamo limare alcuni dettagli per arrivare in porto u più velocemente possibile». Quale sarà lo scoglio più difficile «La7 ha perso 100 milioni di euro all’anno per 10 anni. Capisce anche lei che la prima operazione sarà rientrare delle perdite, ma senza per questo venire meno agli obiettivi della rete». Come farà a a tagliare i costi senza far cadere qualche testa importante? «È presto per dirlo. Il momento non è favorevole, ma se io e il mio gruppo ci siamo imbarcati in questa operazione è perché abbiamo le idee chiare. Non sarà una passeggiata di salute, né un giro d’onore». La? ha i connotati piuttosto precisi nel panorama televisivo, ha intenzione di modificarli se non addirittura cambiarli? «La linea editoriale non è affatto in discussione. Non è un problema e non è neanche oggetto del contratto. Non do via i giocatori migliori, quelli che creano ascolto, che ci danno visibilità sul mercato. Di loro non si muoverà nessuno, anzi dovremo fare il massimo per valorizzarli». Ha già sentito Enrico Mentana? Lo coinvolgerà nella linea editoriale «Lo conosco da dieci anni, con lui ho un buonissimo rapporto. Anzi nel 2005 gli proposi di diventare il direttore del quotidiano popolare che avevo in mente, un progetto che non andò in porto anche perché lui decise di rimanere in tv». Quindi Mentana for ever? «Non solo lui. ma anche Santoro, la Gruber, Formigli. Professionisti validissimi che non ho alcuna intenzione di cambiare. Non sono un editore televisivo, almeno non an QPERAZÎONE RiSANAMEWTO «La tv ha perso 100 milioni per dieci aimi, ora bisogna cominciare a rientrare» cora. Ma certe cose mi sono già molto chiare». Cairo è cresciuto alla scuola di Berlusconi, ergo La? rischia l’attrazionefatale: è un rischio plausibile? «Non credo proprio. Anzi. Io da Berlusconi sono stato licenziato nel 1995, da allora l’ho sempre avuto come avversario. Nella pubblicità e nell’editoria, sfilando quote di mercato a Publitalia e Mondadori, e nel calcio. Ecco qui, siamo ancora distanti, ma siamo sulla buona strada per fare meglio anche in questo campo». Per immaginare La? di Urbano Cairo da dove si deve cominciare «Così com’è è già una buona rete di qualità, preserveremo assolutamente il valore delle news e dell’approfondimento. i RAPPORTI COL CAVALIERE «Mi ha licenziato nel 1995, da allora l’ho avuto sempre come avversario» Non sarà certo lì che andremo a tagliare i costi». E allora dove «Troppo presto per dirlo. Prima devo firmare il contratto». Secondo lei perché Telecom Italia Media ha scelto la sua offerta «Non tocca a me rispondere. Diciamo che noi, prendendo La7, gli portiamo via la parte problematica, quella che perde. Lasciando a loro la piattaforma multiplex, quella per la trasmissione del segnale digitale, destinata ad avere più valore in futuro». La? e la politica: teme qualche ingerenza «Dal punto di vista della linea editoriale è già tutto molto chiaro, non cambieremo. A me interessa risanare i conti e creare profitto. Non c’è alcun motivo per modificare quello che funziona». Imprenditore Urbano Cairo ha ottenuto la trattativa esclusiva per comprare la tv La 7 da Telecom Italia