Sky Italia, emittente di News Corporation, società guidata da Rupert Murdoch, è l’unica tv che ha chiuso il 2012 con un segno positivo sui ricavi da spot. Mentre Rai, Mediaset e in parte La7 subiscono delle flessioni. Intanto la tv satellitare rivendica un numero più vantaggioso.
C’è crisi. E il mercato tv non fa eccezione. In media nel 2012 la raccolta pubblicitaria in tv è calata del 15,3%. Si è passati dei 4,6 miliardi totali del 2011 ai 3,9 del 2012.
Andando ad approfondire i numeri vediamo che la Rai, tramite la sua concessionaria Sipra, ha raccolto “solo” 830 milioni di euro. Mentre nel 2011 si è superato il miliardo. Di conseguenza il servizio pubblico ha subito un calo dei ricavi del 23,5%.
Anche Mediaset non ha passato un anno florido. Addirittura nel trimestre luglio-settembre ha perso 88 milioni (quasi uno al giorno). E per la vista volta ha conosciuto un segno rosso in bilancio, seppur parziale. E la ripresa avuta negli ultimi mesi non ha impedito una chiusura dell’esercizio del 2012 caratterizzata da un segno negativo per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria. Infatti Mediaset ha raccolto 2,44 miliardi, il 16% in meno rispetto al 2011. Allora la tv ambrosiana guadagnò dagli sponsor 2,9 miliardi.
L’emittente del Biscione conserva comunque la leadership in ambito di raccolta. Infatti porta a sé il 62,4% delle risorse totali. Ma anche questo dato è in calo rispetto al 2011. In quell’anno fagocitava il 62,9% degli investimenti degli sponsor. Giusto per avere un termine di paragone, la Rai, a confronto, ne catalizza meno della metà: il 21,2% nel 2012, e il 23,4% nel 2011. Ma è bene ricordare che la tv di Stato ha un tetto di raccolta stabilito dalla legge.
Anche La7 ha dovuto contabilizzare un segno “meno”. Ma ha limitato i danni. La raccolta pubblicitaria è calata solo del 2,6% rispetto al 2011. La tv di Timedia ha totalizzato in tutto il 2012 175 milioni di euro di spot. Mentre nel 2011 ne erano 180.
In controtendenza c’è solo Sky. La tv di Murdoch, con 371 milioni di pubblicità (31,5 solo a dicembre) ha incrementato del 2,4% il risultato del 2011 quando ne ha raccolti 362. È una boccata d’ossigeno per l’emittente satellitare che vede diminuire costantemente il numero degli abbonati da 6 mesi consecutivi.
Ma Sky non sembra avere intenzione di accontentarsi. Anzi la tv di Murdoch sta premendo per un cambiamento dei numeri del telecomando. Parliamo del cosiddetto Lcn. Attualmente Sky ha il numero 26, dove trasmette in chiaro la tv Cielo. Ma l’emittente satellitare si considera una generalista. Quindi chiede il numero 9 o 10. Tali posizioni sono rispettivamente occupata da Deejtv e dalla prima tv regionale.
L’altra proposta di Sky è adottare un sistema tre cifre, come sul satellite, e rivedere le posizione tra il 20 e il 30. A decidere a riguardo sarà l’Agcom. L’Autorità a breve dovrà risolvere delle problematiche non banali: la gare per le frequenze del digitale terrestre e, appunto, la questione Lcn.