L’incredibile mondo di bugie di Alessandro Proto per far parlare di lui, ci sono cascati magistrati, giornalisti, editori in affanno, azionisti e perfino affabulatori, tarocchisti e giullari. Tutti ai suoi piedi. L’ultima chicca l’acquisto di “Pubblico”. Doveva essere “il fatto” di destra. Solo Luca Telese ha sentito puzza di bruciato. Ma chi è Proto?
Nel mondo fantastico del bel Proto, che dell’aspirante nobile aveva certamente le fattezze, c’era spazio per tutto. Una laurea alla Bocconi mai presa; una societá, la Proto organization, che si è scoperto essere “una scatola vuota” e “in Gran Bretagna non ha ancora depositato il bilancio perché non ha ancora terminato il primo esercizio”; un’altra, la Pa Group, con sede a Chiasso, «senza uffici né dipendenti». Ma soprattutto conoscenze altolocate mai confermate, da Silvio Berlusconi a Roberto Formigoni, dall’avvocato del diavolo Giovanni Di Stefano a molti altri ancora: era sempre lui a mandarle in giro persino con account mail falsi.
Come ogni sovrano, Proto dichiarava di possedere un grande ’tesoro’ e nutriva spropositate mire di conquista in territori strategici: Rcs, Tod’s, Fondiaria, Unicredit, Mediaset, Generali, Mps, Mediobanca, La7, Il sole 24 ore e, da ultimo, il palazzo del Cortiere in via Solferino.
In battaglia la sua tattica era sempre la stessa: «divulgava – scrive il giudice – false notize sull’acquisto dei titoli al mercato in realtá mai effettuati e successivamente ne dava conferma alla Consob aggiungendo precisazioni che non consentivano all’organo di vigilanza di fare piena chiarezza sulla veridicitá delle operazioni di acquisto dei titoli».
Negli ultimi tempi il suo nome si è legato a quello di “Pubblico”, il quotidiano fondato da Luca Telese e chiuso alla fine dell’anno per difficoltà finanziarie. Proto, due giorni fa aveva chiuso un accordo per l’acquisto del giornale a 400mila euro, in base al quale avrebbe dovuto acquisire il 100% delle azioni del quotidiano. Proto si è accollato anche i 200.000 euro di debiti della testata e ha annunciato investimenti di ben 4 milioni per rilanciare il giornale, confermando in blocco la redazione esistente.
Pubblico, nelle intenzioni di Proto, dovrebbe tornare in edicola fra venti giorni…ma per il momento dovrà, prima di tutto, cercare di uscire dal carcere.