All’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, che si sta svolgendo oggi a Palazzo Chigi, manca il decreto sulle intercettazioni telefoniche, anche se alcuni esponenti di governo non escludono che il tema verrà comunque affrontato.
La notizia arriva a seguito della rinuncia di Berlusconi a partecipare, ieri sera, alla puntata di Matrix, che doveva essere l’occasione di spiegare, faccia a faccia con il pubblico, le ragioni di un intervento legislativo che blocca la gogna mediatica alla quale il premier si sente condannato e ridimensiona l’iniziativa della procura di Napoli nel rinvio a giudizio per corruzione basato sul contenuto delle conversazioni tra il patron di Mediaset e il direttore di Raifiction, Agostino Saccà.
Intanto, il segretario del Pd minaccia un’opposizione parlamentare senza sconti e con il ricorso a tutti gli strumenti regolamentari a disposizione se non verrà ritirato l’emendamento blocca-processi e se questa mattina verrà varato il decreto sulle intercettazioni.
Restiamo in attesa di ascoltare le dichiarazioni del presidente del Consiglio che terrà una conferenza stampa, a termine del Consiglio dei Ministri.
Fabiana Cammarano