È un periodo nero per la stampa. La pubblicità negli ultimi nove mesi del 2012 è calata in media del 17%. Rispetto allo stesso periodo del 2011 sono stati persi 300 milioni di euro. In calo tutti i tipi di sponsor: da quelli nazionali (-16,2%) a quelli locali (-17,3%). Crolla la free press a -53,7% di fatturato. Male anche i settimanali, i mensili e i periodici.
C’è crisi. Lo si sa. È quasi inutile ricordarlo. La gente consuma meno. Le aziende soffrono. E quindi investono meno in pubblicità. E di conseguenza la gente compra sempre meno. E ricomincia il circolo vizioso. E la stampa, la cui linfa vitale è proprio la pubblicità non può che pagarne le conseguenze. Infatti si è passati da un fatturato totale di 1,76 miliardi a 1,46. Inoltre un peggioramento sensibile, dello 0,7% è avvenuto nel solo mese di novembre del 2012: infatti ad ottobre il calo era del 16,3%. Le cifre sono state fornite dall’Osservatorio della Stampa Fcp e riportate da Italia Oggi.
Per quanto riguarda i quotidiani a pagamento. La pubblicità commerciale nazionale è calata, nel complesso del 16,2% a fatturato e del 8,45% a spazio.
Ma l’Osservatorio ha fornito dati precisi, classificati in base alle diverse tipologie di pubblicità. Gli sponsor commerciali nazionali sono calati del 16,2% a fatturato e dell’8,4% a spazio. Gli spot di servizio ha segnato una discesa del 10,8% a fatturato e dell’ 1,2% a spazio. La pubblicità rubricata ha visto un -13,5% e un -19,2% a spazio. Quella commerciale locale è calata del 17,3% a fatturato e del 4,4% a spazio.
Se è possibile la free press è andata anche peggio. Il fatturato pubblicitario della stampa gratuita si è dimezzato: -53,7% a fatturato e -51,8% a spazio.
Anche i periodici hanno l’acqua alla gola: – 17,2% a fatturato e -13,2% a spazio. I settimanali hanno il record negativo per quando riguarda la stampa a pagamento. La loro pubblicità è scesa del 20% a fatturato e del 12% a spazio.
Infine i mensili hanno perso il 14,1% e il 15% delle inserzioni, rispettivamente a fatturato e a spazio.
Nuove chiusure di giornali incombono all’orizzonte?