Lo scorso 11 dicembre si è svolta, presso la sede romana dell’Agcom, l’audizione di AERANTI-CORALLO nell’ambito della consultazione pubblica sullo schema di provvedimento relativo alla procedura di assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre (frequenze “ex beauty contest”).
Nel corso dell’audizione, AERANTI-CORALLO, rappresentata da Marco Rossignoli, Fabrizio Berrini e Alessia Caricato, ha chiesto (con riferimento al limite, stabilito dalla Commissione europea, di cinque multiplex DVB-T nazionali che ogni operatore può complessivamente detenere dopo lo switch off), che venga previsto che gli operatori di rete in ambito nazionale, titolari di cinque multiplex (DVB-T e/o DVB-H) non possano partecipare alla procedura e che, in via strettamente subordinata, gli operatori di rete nazionali titolari di quattro multiplex DVB-T e di un multiplex DVB-H debbano preventivamente rinunciare in via definitiva, al fine della partecipazione alla gara, alla facoltà di convertire il multiplex DVB-H in altre tecnologie (DVB-T, DVB-T2 o analoghe). Inoltre, sussistendo la possibilità, a norma del comma 2 dell’art. 3-quinquies del DL 16/2012, convertito con modificazioni dalla legge 44/2012, di prevedere la realizzazione di reti per macro aree di diffusione, con l’uso flessibile della risorsa radioelettrica, e, in considerazione della riserva di un terzo delle frequenze a favore dell’emittenza locale, AERANTI-CORALLO ha chiesto che due delle sei frequenze previste dalla procedura vengano poste in gara, per macro aree di diffusione, per essere assegnate a operatori di rete in ambito locale.