Facebook e la Privacy. Prove tecniche di conciliazione

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FacebookAffideresti i tuoi risparmi a una banca che viene rapinata ogni anno? Ti confideresti con qualcuno che notoriamente spiffera in giro quello che sente? No, vero? È per questo che Facebook continua a modificare le impostazioni sulla privacy. Finché gli utenti avranno la percezione di non poter controllare veramente le informazioni e i contenuti che affidano al social network, la quantità di dati che condivideranno sarà inevitabilmente limitata. Così, mentre gli attivisti europei tentano di trascinare Zuckerberg e compagni in tribunale , Facebook si appresta a cambiare per la fantastilionesima volta le impostazioni sulla privacy.
Ecco di cosa si tratta: di qui alla fine del 2012, Facebook introdurrà una serie di novità e tool volte a rendere più facile nascondere contenuti dalla Timeline, eliminare tag, controllare la propria attività pubblica e, in generale, modificare in scioltezza le impostazioni sulla privacy.
Tanto per cominciare, nella barra superiore di Facebook compariranno degli shortcuts che ti consentiranno di modificare delle impostazioni sulla privacy senza doverti spostare su un’altra pagina Facebook. In qualunque punto del social network ti trovi potrai aprire un menù a tendina e vedere apparire scorciatoie con titoli a prova di scemo come “Chi può vedere quello che pubblico?”, “Chi mi può contattare?” e “Come faccio a far sì che qualcuno smetta di scocciarmi?”
Facebook provvederà poi a suddividere le opzioni privacy relative all’aggiunta di nuove social app. Se prima in un solo riquadro ti veniva chiesto il permesso di utilizzare i tuoi dati per personalizzare la tua esperienza e di poter postare i tuoi aggiornamenti su Facebook. A partire dalle prossime settimane Facebook provvederà a sottoporti due richieste differenti. Questo, a detta di Facebook, è volto a darti maggiore controllo sui tuoi dati (tuttavia, a quanto pare, non tutte le app saranno interessate da questa novità.
Curiosamente, nonostante a più riprese sull’annuncio ufficiale di Menlo Park si parli di migliorare il modo in cui puoi capire chi può vedere le cose che condividi, con la nuova modifica Facebook si sbarazzerà di quello che a quanto pare è uno strumento poco usato: la possibilità di nascondere il proprio nome dalle ricerche di Facebook. La ragione ufficiale fornita dal social network è che questo strumento era utilizzato solo da una piccola percentuale di persone (ma come fa notare il New York Times, una piccola percentuale, su Facebook, equivale a milioni di persone), la ragione ufficiosa ha più probabilmente a che fare con la volontà di Facebook di scavarsi una nicchia spaziosa e ventilata nell’affollato panorama dei motori di ricerca. Per fortuna, verranno introdotti nuovi elementi informativi che aiuteranno anche il meno acuto degli utenti a capire la differenza tra nascondere un elemento dalla Timeline ed eliminarlo da ogni anfratto di Facebook (ad esempio search e news feed). La novità più interessante è però forse il nuovo pannello per la gestione della tua attività su Facebook. Con il nuovo Activity Log sarà più facile avere una panoramica istantanea di tutto quello che fai e hai fatto su Facebook, dai contenuti postati, ai commenti, ai like espressi, in modo da poter eliminare o modificare quello che preferisci. Ti sarà anche data la possibilità di chiedere alle persone di rimuovere foto o tag senza abbandonare l’Activity Log, è inoltre previsto uno strumento per eliminare più tag allo stesso tempo. Torniamo un momento alle domande che vi abbiamo posto a inizio articolo. Magari per molti di voi i dati personali non possono essere paragonati dei risparmi da chiudere in cassaforte. Poco importa, perché per Facebook è esattamente così. Per poter monetizzare il proprio servizio (e quindi rimanere a galla in borsa), Facebook ha bisogno di vendere pubblicità mirata, e per vendere pubblicità mirata ha bisogno che gli utenti condividano con la stessa facilità con cui respirano.
Non è un caso se le modifiche annunciate con tanto di fanfare e tamburi interessi solamente quello che gli utenti condividono tra di loro, e non quello che condividono con Facebook, che potrà continuare a usare i vostri like e i vostri dati per mitragliarvi annunci pubblicitari a rotazione.

Luana Lo Masto

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