Telecom Italia si prepara al Cda del prossimo 6 dicembre che potrebbe segnare una svolta per il futuro del´ex monopolista delle telecomunicazioni. Domani, secondo quanto riporta da giorni la stampa nazionale, dovrebbe riunirsi il Comitato esecutivo della società guidata da Franco Bernabè come è consuetudine prima di un consiglio importante. I vertici di Telecom inizieranno quindi ad esaminare i temi scottanti che ad inizio dicembre finiranno sul tavolo del board: lo scorporo della rete di accesso, le avances di Sawiris e l´offerta per la brasiliana Gvt.
Inoltre potrebbe arrivare anche il secondo round di offerte per Telecom Italia Media, la controllata che ha in pancia emittenti e frequenze televisive. Alla vigilia di settimane incandescenti gli investitori oggi restano prudenti sul titolo Telecom che a Piazza Affari viaggia sotto la parità a 0,684 euro. Ma ecco i temi, già trattati in precedenza da questa testata, che saranno al vaglio del management del gruppo tlc nei prossimi giorni.
Scorporo della rete. La scorsa settimana Il Sole 24 Ore aveva scritto che lo scorporo della rete di accesso sarebbe tornato in discussione e potrebbe non vedere mai la luce. Il motivo dello stop sarebbe nato soprattutto per via della disparità di vedute sulla valutazione della rete, che per Telecom si aggira intorno ai 15 miliardi di euro, e sulla governance dell´eventuale newco. In assenza dello spin-off, secondo il quotidiano di Confindustria, il gruppo guidato da Franco Bernabè potrebbe aver bisogno comunque di risorse fresche e potrebbe valutare un aumento di capitale con diritto di opzione nel quale Telco potrebbe non partecipare e lasciare spazio all´ingresso di nuovi soci.
L´obiettivo principale di Telecom Italia resta sempre la riduzione del debito, che entro fine anno dovrebbe scendere a 27,5 miliardi di euro dai 29,5 miliardi di fine settembre. “Per accelerare questo processo – suggeriva Equita sul finire della scorsa settimana – sarebbe opportuno che si procedesse al taglio del dividendo, che infatti oggi è leggermente più rischioso”.
Sawiris. Il Cda del prossimo 6 dicembre dovrà prendere in esame anche l´offerta dell´ex patron di Wind, che ha messo sul piatto circa 3 miliardi di euro per entrare con forza nel capitale di Telecom Italia. Un´offerta che la scorsa settimana ha dato fiato al titolo e che gli analisti vedono con favore, visto che l´azione dell´ex monopolista negli ultimi due mesi ha decisamente sottoperformato il mercato e il settore. Secondo le ultime indiscrezioni, tra i soci di Telco l´ingresso del magnate egiziano sarebbe visto con favore da Intesa SanPaolo mentre gli altri soci (Telefonica, Generali e Mediobanca) avrebbe espresso parere opposto.
Brasile. E qui entra in gioco il salto di qualità che Telecom Italia farebbe in Brasile qualora riuscisse a mettere le mani su Gvt, controllata di Vivendi che permetterebbe al gruppo di Bernabè di essere più competitivo nella fibra ottica. Se il Cda riterrà che l´investimento dovrà essere portato a termine, per l´Ad Marco Patuano “saranno valutate tutte le possibilità per finanziarlo, compresa l´offerta di Sawiris che darà maggiore flessibilità finanziaria alla compagnia”. Ma qui entra inevitabilmente in gioco il conflitto d´interessi di Telefonica, concorrente di Tim Brasil nel Paese carioca e al tempo stesso socio forte di Telecom Italia. Le offerte per Gvt dovrebbero arrivare entro fine anno e Vivendi non vorrebbe cederla a meno di 7 miliardi di euro.