PREZZO TI MEDIA DROGATO DA PROCESSO DI VENDITA, MA CONTI DEBOLI POTREBBERO COMPROMETTERLO

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Telecom Italia Media spunta un +0,85% a 0,177 euro a Piazza Affari anche se ha comunicato ieri risultati trimestrali deludenti. In sintesi, ricavi a 41,3 milioni di euro, -20% anno su anno e nettamente inferiori alle attese degli analisti come l’ebitda a -10,3 milioni. La perdita netta è stata pari a -18,8 milioni, peggio dei -15,9 milioni stimati. Nei primi nove mesi la perdita è salita a 53,8 milioni dai -14,9 milioni di un anno prima.
Il debito netto a fine settembre è cresciuto a 224 milioni. I risultati sono stati impattati dal forte rallentamento della pubblicità, nonostante il gruppo continui a performare meglio del mercato per quanto riguarda la raccolta de La7. Per il quarto trimestre la società si aspetta una prosecuzione del trend di crescita della raccolta pubblicitaria di La7 grazie all’incremento di audience e la conclusione del processo di ristrutturazione di MTV.
Stante tuttavia lo scenario di persistente debolezza del mercato pubblicitario, il gruppo prevede di chiudere il 2012 con performance negative a livello di margini, “sottolineando un leggero calo rispetto al livello dei primi nove mesi: -26 milioni di euro, peggio quindi della precedente guidance di meno 4/5 milioni e delle nostre stime di meno 6 milioni di euro”, osservano gli analisti di Kepler che hanno tagliato la stima di ebitda 2012 per allinearla alla nuova guidance (-28 milioni di euro), mentre hanno mantenuto inalterate le stime 2013-2014 in attesa di maggiori dettagli sulla strategia futura.
“La raccolta di pubblicità di LA7 sta perdendo momentum e i costi aumentano per sostenere l’audience dei canali e il riposizionamento di MTV Italia”. Il target price di Kepler su TI Media scende così da 0,11 a 0,10 euro, il rating resta hold visto cheresta il potenziale appeal speculativo legato al possibile cambiamento di controllo. Tra i potenziali offerenti ci sono Clessidra, Discovery Channel e H3g e le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 19 novembre.
Alla luce di risultati sotto le attese anche Intermonte ha rivisto inevitabilmente al ribasso le stime sulla società e la raccomandazione passa a underperform. Banca Akros si è limitata a tagliare del 10% il prezzo obiettivo da 0,17 a 0,16 euro (reduce), principalmente per scontare il più alto debito incluso nella somma delle parti.
Pure Equita ha abbassato la valutazione di TI Media a 15 centesimi di euro per azione (rating tagliato a reduce), avvertendo, tra l’altro, che risultati così deboli potrebbero complicare il processo di vendita della società da parte di Telecom Italia (ad oggi secondo indiscrezioni la valutazione più alta sarebbe di circa 13 centesimi di euro o 330-380 milioni di euro). Ne risulterebbe per Telecom Italia (+0,65% a 0,702 euro) un ulteriore difficoltà a rispettare la guidance sul debito visto a 27,5 miliardi di euro contro la stima di Equita di 28,3 miliardi.

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