LA RIFORMA DELL’EDITORIA AL CENTRO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNSI, MERCOLEDÌ 25 GIUGNO A ROMA

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I temi centrali dei lavori del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana convocato per mercoledì 25 giugno a Roma saranno: il rinnovo del contratto, il ddl sulle intercettazioni e la riforma dell’editoria.
Il Segretario generale della FNSI, Franco Siddi, ha dichiarato che: “Per il rinnovo del contratto si apre un mese cruciale in cui sarà fatto ogni tentativo per concludere la fase istruttoria di tutte le ipotesi di aggiornamento normativo. Con la Fieg c’è l’intesa, infatti, a completare l’analisi delle rispettive posizioni di merito, anche attraverso specifiche proposte dell’ articolato contrattuale. Sinora le delegazioni di Fieg e Fnsi hanno compiuto un ampio approfondimento sui temi dell’innovazione, della multimedialità, dei contratti a termine e, più in generale, della situazione occupazionale e dell’organizzazione delle testate giornalistiche”.
“Con gli editori – ha continuato Siddi – la Fnsi sta anche procedendo ad una valutazione delle iniziative più efficaci per ribaltare l’idea, contenuta nel progetto annunciato dal Governo, di impedire l’informazione su come procedono le indagini giudiziarie fino a quando non sia celebrata la prima udienza pubblica dei processi.
Ormai è sempre più chiaro che la questione intercettazioni e la loro ipotetica pubblicazione è diventata una scusa per immaginare vaste aree di silenzio e censura su fatti importanti che riguardano la vita pubblica. Il Sindacato dei giornalisti sta avviando iniziative proprie di protesta e proposta e continua a sollecitare la più ampia partecipazione dei media ad un’azione fatta di più informazione, con indicazione delle omissioni che si determinerebbero se il disegno di legge annunciato andasse in porto: per rendere molto chiaro a tutti quale sia la partita aperta.
Quanto alla riforma dell’editoria, il Sindacato dei giornalisti ritiene che sia arrivato ormai il tempo di passare ai fatti, con un progetto veramente riformatore, che faccia pulizia su operazioni imprenditoriali poco trasparenti e legate esclusivamente al contributo pubblico, che consideri parametro essenziale il valore del lavoro professionale correttamente impiegato con il rispetto del contratto di categoria, che affronti incisivamente il nodo del pluralismo e che punti alla valorizzazione dell’offerta, anche integrata, di informazione professionale. Per la Fnsi, in questa legge – ha concluso il Segretario – è indispensabile la riforma globale degli ammortizzatori sociali e degli interventi per cassaintegrazione, prepensionamenti, mobilità e disoccupazione, che non possono più essere messi a carico dell’Inpgi, ossia pagati dai contributi necessari per le pensioni, come ha riconosciuto di recente lo stesso Sottosegretario all’editoria, Paolo Bonaiuti”.
Fabiana Cammarano

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