IL RAPPORTO TRA TWITTER E IL GIORNALISMO: PUO’ FUNZIONARE?

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Una volta c’era solo la carta stampata. Poi sono arrivati i mass media, e con essi un’enorme espansione per l’informazione. Con l’avvento di Internet è aumentata la velocità di trasmissione delle notizie. I social networks, affermandosi come nuovi mezzi di comunicazione, sono strumenti fondamentali in un mondo in cui circolano le più disparate notizie. In quest’ottica, Twitter assume una particolare importanza.
Il social dei cinguettii è un prezioso strumento per i giornalisti, che con esso si aggiornano quotidianamente. C’è un rovescio della medaglia: Il social network ha distrutto il mito dello scoop. Oggi chiunque può improvvisarsi giornalista, pubblicando notizie dell’ultim’ora con un semplice tweet. A distinguere professionisti da aspiranti web reporter rimane solo la capacità di discernere la realtà dalla finzione. Un’abilità molto utile su Twitter, dove la bufala, tra falsi profili e news campate in aria, è all’ordine del giorno. Una soluzione per rinforzare la credibilità di Twitter potrebbe essere la creazione di un sistema capace di indicare le fonti più affidabili. I privilegi dati dal social alle fonti più autorevoli servono a poco: le notizie cominciano a circolare Twitter, ben prima che i giornalisti possano verificarle. La news della (falsa) liberazione di Rossella Urru è l’esempio più calzante.
Problemi a cui si può porre rimedio utilizzando Twitter come luogo di confronto tra giornalisti e lettori. D’altronde è anche a questo che serve un social network. Non è da sottovalutare anche la funzione di specchio del pensiero della popolazione, che può assumere in relazione a eventi politici e/o giudiziari . Il giornalista può sondare gli umori della gente, capire cosa si aspetta da un Governo o constatare come reagisce alla comminazione di una pena abbastanza grave.
Il rapporto tra giornalisti e Twitter è diventato più stretto negli anni. Da un’iniziale diffidenza si è arrivati ad un connubio necessario. Il social rende fruibili le notizie in tempi molto brevi. Il giornalista svolge il ruolo di filtro delle stesse, assicurandosi che alle fonti più autorevoli arrivino le informazioni che rispondono al requisito di fondatezza.
Alberto De Bellis

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