Buono l’esordio in edicola del nuovo quotidiano di Luca Telese. Nella giornata di ieri, le copie vendute sarebbero state circa 50 mila, così come rivelato dallo stesso Telese. I dati non sono ancora ufficiali ma «secondo le proiezioni che hanno un margine di errore del 10% abbiamo venduto quasi la metà della tiratura. Quindi dovremmo aver venduto tra 49 mila e 56 mila copie».
«In redazione c’è euforia», continua Telese. Se oggi «i dati saranno confermati faremo i fuochi d’artificio. Con quasi nessuna pubblicità, facendoci conoscere nelle piazze, siamo riusciti a trovare lettori a dispetto della scetticismo di tutti quelli che pensavano che una sfida sulla carta stampata sarebbe stata fallimentare». «In redazione ci sono tanti giovani, nessuno raccomandato, alcuni ci hanno messo pure soldi. È un grande risultato e lo abbiamo fatto senza finanziamento pubblico».
Così Luca Telese, 42 anni, inizia la sua avventura dopo aver lasciato, a giugno di quest’anno, la redazione de Il Fatto Quotidiano: «quando Berlusconi è caduto, ci siamo chiesti cosa cambiare. Travaglio ha detto nulla. Io ho risposto tutto. Ecco perché vado via. Non puoi mozzare le teste dei cadaveri sul campo. È il momento di costruire», dichiarò Luca Telese in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera. Alla base del divorzio non c’era solo l’attrito con Travaglio ma anche la destituzione di Roberto Corradi, ideatore del inserto satirico Il Misfatto, e gli elogi inappropriati al Movimento 5 Stelle: «Grillo è trattato come Gesù», disse Telese.