IL FUTURO DELL’INFORMAZIONE E’ A PAGAMENTO?

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La Germania tassa l’informazione.
Angela Merkel avanza la proposta di imporre una tassa a favore degli editori per Google News e tutti i siti che aggregano le notizie.
È già polemica verso l’iniziativa del governo tedesco che vede nella proposta di legge della Merkel, un’ulteriore abuso della legge sul copyright, sebbene la tassa sarebbe rivolta unicamente a coloro che ripropongono in maniera sistematica le notizie pubblicate altrove.
La legge al vaglio del Parlamento, qualora dovesse essere approvata, sancirebbe un passo indietro per il libero circolare delle informazioni in rete.
A pensarlo lo sono i vertici di Google che sottolineano il ruolo fondamentale che Google News svolge nella diffusione delle notizie, il tutto a beneficio degli utenti ma anche degli editori (Google News farebbe solo da “ponte” tra le notizie); di diversa opinione sono invece gli editori che denunciano la sottrazione di profitti che sarebbero a loro destinati, in quanto gli utenti si limitano a leggere le notizie su Google News, senza approfondire l’argomento sui loro siti.
Il ministro della Giustizia tedesco, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger batte infatti su questo punto, ponendosi in diretta difesa degli editori e non contemplando posizioni di compromesso come accaduto in altri paesi.
Infatti come noto, il braccio di ferro tra Google ed editori, interessa anche gli altri paesi dove in ciascuno vige una regolamentazione diversa.
In Italia è stato raggiunto un accordo con gli editori che si traduce nell’impegno di Google preso con la Fieg, per il mantenimento per tre anni di un programma distinto per Google News; idoneo a consentire agli editori di escludere i propri contenuti da Google News senza che tale scelta determini alcun effetto sull’inclusione degli stessi contenuti nel motore generale di ricerca di Google.
Accordo che include anche il fronte commerciale secondo la condivisione dei ricavi, per cui Google comunica attraverso l’interfaccia della rete “AdSense” la percentuale di revenue-sharing e le sue eventuali modifiche, spettante agli editori affiliati al programma AdSense Online.
Analogamente all’Italia anche il Regno Unito ha trovato una soluzione: agli editoria è stato concesso un margine di controllo sul numero e modalità delle notizie di Google News.
In Francia l’hanno spuntata gli editori, l’agenzia AFP (Agence France Presse), ha ottenuto a seguito di una causa per violazione di copyright intentata verso Google News, un risarcimento economico.
La richiesta dell’agenzia francese è stata di 17.5 milioni a risarcimento dei danni arrecati per la pubblicazione di materiale protetto, ma la cifra finale concordata non è nota.
Resa per Google anche in Belgio dove la corte d’appello di Bruxelles ha deciso di dare ragione all’associazione locale degli editori, stabilendo che i siti di informazione locali non potranno più essere linkati da Google News; perché questo costituisce una violazione della legge sul diritto d’autore.
L’informazione su Google News resiste invece in Spagna, dove continua a viaggiare nonostante le proteste degli editori spagnoli contro il portale.
Ora il quadro attuale rischia di ribaltarsi se la legge tedesca dovesse essere approvata ed estesa a livello europeo, come nelle intenzioni del cancelliere tedesco.

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