Il bando per il sostegno alle tv locali della Calabria va rettificato o impugnato davanti al Tar. A chiederlo è la Rea, l’Associazione delle emittenti locali della Ue che ha scritto al Ministero dello Sviluppo economico e alla Regione spiegando che “esaminando più attentamente la normativa del Bando in questione, abbiamo riscontrato alcune anomalie per le quali si chiede opportuna rettifica per evitare che gli aiuti economici stanziati vengano inficiati per una banale disattenzione del Dipartimento delle Attività Produttive della Regione”.
“Confidiamo che a tal riguardo – continua Rea – intervenga anche il Corecom. Nel caso in cui entro pochi giorni non verrà data risposta positiva per la rettifica del Bando da parte della Regione, l’associazione sarà costretta a impugnare il provvedimento davanti al Tar”.
In particolare l’Associazione segnala “un disallineamento di alcune disposizioni contenute nel Bando in questione con la normativa regolamentare in vigore nel settore, proponendo una rettifica al fine di una assegnazione dei fondi basata su requisiti reali, verificabili, inequivocabili, senza il dubbio del preconfezionamento. E’ stato segnalato il caso dell’articolo 10, comma 4 del Bando, il quale prevede il possesso di requisiti abrogati dalla nuova disciplina di settore per i quali si richiede una documentazione attestante la potenza dei soppressi impianti analogici di trasmissione (punto 55 della scheda di tipo B di censimento degli impiantir adioelettrici di cui all’articolo 32 dellalegge 223/90) anziché la documentazione relativa alla realizzazione delle nuove reti digitali i cui fondi regionali sono destinati. Il Bando, inoltre, richiede la documentazione attestante l’adempimento alle prescrizioni previste dell’articolo25, comma 11, della legge 3 maggio 2004, n.112, il quale, tra l’altro, prevede impegni d’investimento contemplati nella Delibera 435/01/CONS abrogata da tempo e sostituita dal “Nuovo Regolamento” relativo alla radiodiffusionetelevisiva terrestre in tecnica digitale (delibera 353/11/CONS del 23 giugno 2011)”. “Pertanto – conclude – si ravvisa la necessità di una rettifica del Bando al fine di non indurre le imprese televisive locali a produrre documentazione non riproducibile con grave danno per il settore bisognoso, come non mai, di sostegno economico”.