”La data fissata per lo sciopero dei giornalisti della Rai è il 20 luglio. L’azionista ovvero il Presidente del Consiglio può evitarlo”. È quanto annuncia in una nota il segretario Usigrai Carlo Verna, mentre la commissione di Vigilanza si riunisce nuovamente per il rinnovo del cda della tv pubblica.
Verna apre anche all’ipotesi di ”un provvedimento di legge che cambiando con urgenza le attuali norme porti, come Monti ha annunciato quasi un mese fa, all’insediamento immediato dei vertici designati”. ”Il trattamento riservato alla Rai, ai suoi dipendenti e ai suoi utenti che sono poi i cittadini è una vergogna nazionale, chi ha determinato una situazione del genere dovrebbe arrossire”.
Di fronte a questo livello di irresponsabilità – sottolinea Verna nella nota – ci è pesato particolarmente dover rispettare le norme che differiscono nel tempo la protesta nei servizi pubblici essenziali. L’abbiamo fatto nel convincimento che le risposte vadano date sempre nel rispetto della legalità. La data fissata per lo sciopero dei giornalisti della Rai è il 20 luglio. L’azionista ovvero il Presidente del Consiglio può evitarlo”.
”Da troppo tempo – continua il segretario dell’Usigrai – sosteniamo che la Gasparri sprigioni solo veleni e che così la partitocrazia uccida il servizio pubblico. Ora sentiamo parlare da più parti di commissariamento. Cerchiamo di intenderci. Se il problema è l’azienda, si tratta di una risposta sbagliata. A viale Mazzini c’è bisogno solo di semplice ordinarietà non inquinata da interessi di parte. Se invece si vuol così sottrarre la Rai all’ingovernabilità che i signori del conflitto di interessi in particolare e gli stessi partiti più in generale determinano, allora anche per noi va bene un provvedimento di legge che cambiando con urgenza le attuali norme porti, come Monti ha annunciato quasi un mese fa, all’insediamento immediato dei vertici designati”.