Oggi alle 20 si riunisce la commissione parlamentare di Vigilanza sotto la presidenza di Sergio Zavoli, trasformata in seggio elettorale per votare i sette consiglieri di competenza parlamentare sui nove previsti dalla legge Gasparri. Due consiglieri sono già stati designati da Mario Monti nella sua veste di ministro dell’Economia: Anna Maria Tarantola, vicedirettore generale della Banca d’Italia, come nuovo presidente eMarco Pinto (componente della Commissione tributaria centrale del dicastero economico) consigliere in quota ministeriale, come previsto dalla legge Gasparri. Chi saranno i nuovi consiglieri? Il Pd lo ha già deciso: Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, indicati da alcune associazioni della «società civile » esplicitamente invitate dal segretario Pier Luigi Bersani che così ha voluto prendere le distanze dalla lottizzazione (anche se il Pdl lo ha accusato di aver comunque praticato quel metodo). Un altro consigliere, nei calcoli della commissione di Vigilanza Rai, verrà indicato in area Udc. In questo caso è sicura la conferma dell’uscente Rodolfo de Laurentiis. Più articolata la situazione in area Pdl-Lega. Il partito ormai di Maroni ha da tempo deciso che non voterà un «proprio» consigliere ed esprimerà scheda bianca. Ma è pressoché certo che quel posto finirà in area Pdl, con un meccanismo legato al voto (Pdl-Lega hanno tuttora la maggioranza della commissione, 21 membri su 40). In quota Pdl dovrebbero entrate con sicurezza l’uscente Antonio Verro e Antonio Pilati (Ex Agcom e ex Autorità Concorrenza e Mercato, considerato l’ideatore della legge Gasparri). Il terzo nome dovrebbe essere quello di Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera di Milano, in equilibrio tra Pdl e Lega. In quanto al quarto nome, che «spetta» all’area ex An nei calcoli interni del Pdl, due giorni fa gli uffici di Berlusconi avrebbero contattato Alessio Butti, attuale capogruppo Pdl in Vigilanza, per chiedergli la disponibilità a passare nel Cda Rai. Butti avrebbe declinato, ritenendo importante proseguire nel suo impegno politico. E così per quella poltrona ora sono in gara il consigliere uscente Guglielmo Rositani, Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, e Enzo Savarese, anche lui ex Agcom. Una volta nominati i consiglieri, il Cda sarà finalmente insediato. Nominerà al suo interno il presidente (Anna Maria Tarantola, escluse sorprese dell’ultimomomento) la quale però, nell’arco di pochi giorni, dovrà essere sottoposta al parere vincolante della Vigilanza stessa (occorre la maggioranza dei due terzi dei sì). A questo punto il nuovo Cda designerà Luigi Gubitosi, comunque già candidato da Monti, che formalmente dovrà avere il parere positivo proprio del ministero dell’Economia. Dopo, finalmente, comincerà il nuovo capitolo Rai. Sperando che tutto vada liscio.