PD SULLA RAI: SCEGLIERA’ LA SOCIETA’ CIVILE. PROTESTANO PIRATI E CATTOLICI

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Quattro associazioni per due candidature. «E’ una posizione forte, che rompe il rito della lottizzazione», ha dichiarato Bersani. «Alla fine decideranno i segretari dei partiti», accusa Marsili. L’Aiart: «Bersani dimentica i cattolici». Intanto la vigilanza tarda a pubblicare i curricula degli oltre trenta candidati.
Non è solo il Pdl a stigmatizzare la scelta di Bersani. «E’ un modo per prendersi i posti facendo finta di non prenderli. Si tratta di una lottizzazione con i guanti bianchi. Sceglieranno sempre gli stessi ambienti», ha accusato Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato. Un’obiezione simile è arrivata anche dal leader dei Partito Pirata, Marco Manul Marsili. Il corsaro, che si è autocandidato inviando il proprio curricula, crede che la scelta del leader democratico sia ipocrita. «E’ come il gioco delle tre carte. Alla fine Bersani non ce l’ha fatta a non immischiarsi nella solita becera lottizzazione. Molto rumore per nulla: alla fine decideranno, come al solito, i segretari dei partiti», ha affermato Marsili. Secondo il leader corsaro le quattro associazioni (Se non ora quando, Libera, Libertà e Giustizia, Comitato per la libertà e il diritto all’informazione) sono vicine agli ideali del Pd.
Non finisce qui. Anche l’Aiart, l’associazione dei telespettatori di forte impronta cattolica, ha una sua obiezione. «Il Pd dimentica l’Aiart, l’associazione più antica, quella col maggior numero di iscritti, quella col maggior radicamento territoriale. Forse ci dimentica perché siamo cattolici e, si sa, i cattolici nel Pd non godono di pari dignità», ha polemizzato Luca Borgomeo, presidente dell’associazione cattolica.
È possibile che Bersani decida di aggiungere altri esponenti della società civile? Non si sa. Nel caso in cui lo facesse sarebbe sempre più difficile per le stesse associazioni interpellate trovare ad un accordo. È normale che ognuna proponga i propri rappresentanti. E non sono escluse discordie interne. Tale eventualità è paventata anche da Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, sigla appartenente ad una delle 4 associazioni. «Sarà difficile mettere d’accordo 4 associazioni, di cui una costituita da una pluralità di sigle».
I tutto ciò è ancora difficile trovare i curricula dei candidati su internet. Pare che la Vigilanza li abbia già consegnati ai parlamentari, ma non sono ancora di dominio pubblico. Tra i papabili si parla di Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario dell’associazione Giustizia è Libertà. Di origine russa, Zagrebelsky è professore ordinario di Diritto Costituzionale e Teoria generale del diritto pubblico presso l’Università degli studi di Torino e docente a contratto presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 9 settembre 1995. Il 28 gennaio 2004 è stato eletto presidente della Corte costituzionale, carica che ha ricoperto fino allo scadere del suo mandato il 13 settembre 2004. Inoltre Zagrebelsky collabora con alcuni dei più importanti quotidiani italiani come La Repubblica e La Stampa. Sarà lui un prossimo consigliere della Rai? In ogni caso è possibile presentare i curricula entro lunedì 18. Giovedì 21 sarà il primo giorno utile per una votazione in Commissione Vigilanza.

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