Una volta detto addio al progetto di acquistare l’Unità (ora nelle mani di Renato Soru) la famiglia Angelucci concentra la propria attenzione editoriale sulle due testate di priorità: Libero e Il Riformista. Quotidiani di natura, visione e posizionamento completamente opposto ma che d’ora in poi godranno di una gestione societaria accentrata.
Il 22 maggio, a Roma, i legali rappresentanti di Tosinvest Editoria, Edizioni Il Riformista, Ivo Campone, Società partecipazioni Editoriali e New Spe si sono seduti attorno ad un tavolo e hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione delle quattro società proprietarie delle testate e dei marchi dei quotidiani affidati a Vittorio Feltri e Antonio Polito. Il progetto è finalizzato all’ottimizzazione amministrativa e gestionale delle due testate: addio scatole, veicoli e sub-holding editoriali che, fino ad ora, erano distinte e separate, anche se la proprietà era unica.
Fabiana Cammarano