Tra i temi che dovrà affrontare il nuovo consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (il vecchio scade il 15 maggio) spicca il regolamento del copyright su internet. Una faccenda che tocca da vicino il mondo del web. Quest’ultimo ha colto al volo l’invito dell’Onu ad una maggiore trasparenza nella scelta del nuovo presidente Agcom proponendo un nome, con un’apposita raccolta firme (circa 10mila). Una vera e propria petizione che giunge alla scrivania del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Il nome proposto è quello di Stefano Quintarelli, ex imprenditore, ora al gruppo Sole24Ore, sarebbe il nome giusto sia perché è un tecnico, e quindi in linea con l’esecutivo Monti, sia perché potrebbe andare bene a tutte le forse politiche avendo lavorato con Pd, Pdl e Lega. Per il Corriere della Sera la sua candidatura è all’avanguardia anche perché la campagna è iniziata ufficialmente su Twitter e sui blog, partendo quindi dalla Rete.
Il dibattito alle camere sul dopo-Calabrò è previsto da lunedì 21 maggio, ma è difficile che si giunga a una scelta definitiva, anche perché la norma sul restringimento dei commissari di nomina politica (da otto a quattro) è contenuta nel decreto sulle banche.