Troppo rigore. Nel Nord Reno Westafalia vince la politica della crescita. Spd al 39%, Cdu al 26%. Stabili i Verdi al 12%. Liberali al 8,5%. I Pirati al 7,5% si confermano una solida forza parlamentare. É fuori la sinistra radicale.
Il partito della cancelliera perde l’8% in un solo colpo. Il Cdu (l’Unione cristiano democratica) crolla dal 34 al 26%. È il suo minimo storico dal 1947.
C’è da precisare che il land del Nord Reno Westfalia è il più popoloso e ricco del Paese, oltre che ad esserne la locomotiva industriale. I risultati del voto influiranno l’intera politica nazionale tedesca. Dunque di conseguenza sull’intera politica mondiale, compresi gli Usa dove anche Obama deve fronteggiare un’economia in crisi.
A sconfiggere la donna più forte del mondo è stata Hannelore Kraft, leader dei socialdemocratici, la “regina dei debiti” per gli avversarsi politici. “L’anti Merkel” per eccellenza, potremmo chiamarla, visto la poca inclinazione ai tagli. In effetti la Kraft perse le elezioni del 2010 di misura proprio per divergenze sulla gestione del debito europeo.
Ora le cose sembrano cambiate. L’austerità e i troppo tagli non solo non piacciono (per definizione non potrebbero mai piacere), ma non convincono. Per molti socialdemocratici porterebbero solo miseria e recessione.
I giornali tedeschi, come ovvio, commentano così: «è un disastro per il cdu», «ora la Merkel ha i piedi di argilla».
A giudicare dal consenso ottenuto la Kraft è attualmente la più temibile avversaria della Merkel per le elezioni nazionali del 2013. Mancano ancora 16 mesi (il voto ci sarà a settembre del prossimo anno), ma il cambio di rotta sembra perentorio. Ora la coalizione rossoverde (Spd + Verdi) ha una netta maggioranza nel land teutonico più influente.
Già in Francia, Sarkozy, un altro “amico” della politica della Merkel, è stato sconfitto dal socialdemocratico Hollande. In Italia cresce il fenomeno Grillo che sarebbe un errore considerare come mera antipolitica. Qualcosa sta cambiando e sta succedendo in fretta.