SANTORO E LA RAI: IL GIORNALISTA PROPONE. IL PDL DISPREZZA

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Santoro illustra la sua Rai. Il Pdl sulla sua candidatura: «ha inserito il suo percorso politico nel curriculum? È degno della Corea del Nord».
Il giornalista propone Fazio e Saviano in prima serata sulla rete ammiraglia e Floris al posto di Vespa che potrebbe sperimentare un programma innovativo su Rai3. C’è posto anche per un Celentano, in versione artista – cantante (e non predicatore), e per una fiction “d’inchiesta” su Falcone e Borsellino.
Santoro e Freccero hanno ufficialmente spedito il loro curricula a Monti. I due candidati, rispettivamente a dg e presidente, hanno anche illustrato a grandi linee la loro idea di servizio pubblico. Ora tocca al governo e alla Commissione Vigilanza dare peso alle loro proposte.
C’è da dire che Santoro è in piena “grazia creativa” e sembra non vedere l’ora di mettersi all’opera. Il giornalista ha dichiarato che la nuova tv deve mettere gli autori al centro: sono questi che costruiscono i programmi e ne determinano il successo o meno. Inoltre «la Rai deve avere una struttura orizzontale, non più verticistica. Tutti debbono essere messi nelle condizioni di lavorare e avere un obiettivo ragionevole da conseguire». Per Santoro, bisogna tagliare le spese improduttive senza ledere la qualità del servizio. E poi sulla politica che influenzerebbe anche i contenuti delle fiction. «È il segreto di Pulcinella che in Rai esistano cassetti pieni di fiction da girare, tutte con fini di propaganda politica. Noi dobbiamo ricreare un linguaggio Rai, un po’ come fa la Bbc».
Anche l’amico Freccero vede nella tv britannica un esempio virtuoso: «la mia Rai 4 attinge a piene mani dal carnet Bbc».
La nuova Rai con Santoro dg e Freccero presidente piace al Pd e all’Idv. «Ben vengano candidature come quelle di Santoro e di Freccero. Ben vengano le candidature di tutti coloro che hanno i requisiti necessari per poter ricoprire ruoli delicati e di responsabilità come quelli di dirigenti Rai», ha affermato Antonio Di Pietro, leader dell’Idv.
Non poteva mancare la reazione del Pdl. Il partito di via dell’Umiltà ha mostrato un misto di ironia e indignazione sulla candidatura di Santoro. «Il curriculum che Santoro ha presentato, da consumato teatrante da Lucia Annunziata, contiene anche il suo percorso politico? Dice per conto di chi è stato eletto in passato? Quanto ha guadagnato da europarlamentare e perché poi ha tradito i suoi elettori? Dice l’incasso milionario che ha percepito dalla Rai per andar via? Piuttosto che frignare per essere stato liquidato da maestro di faziosità e qualunquismo inadatto al Servizio pubblico, la smetta di dire fesserie e scenda dal piedistallo sul quale è salito. Il curriculum suo e di Freccero sono degni della Corea del Nord. In Vigilanza valuteremo con attenzione questa eventuale candidatura che si aggiungerà a quelle di tantissime altre personalità che hanno qualche idea più moderna di quelle sbagliate del vecchio Pci, credibilità riconosciuta e tanta serietà in più della coppia da sballo Santoro – Freccero». Lo scrivono due senatori del Pdl, Enzo Fasano e Achille Totaro. Il primo dei due è anche un componente della Vigilanza. Fasano avrà quindi un’importante voce in capitolo.
Non finisce qui. «Solo dg Rai? Vista la considerazione che ha per sé stesso, credevo si accingesse a sfidare Obama alle presidenziali Usa…», ha ironizzato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.
È possibile che la candidatura non andrà a buon fine. Comunque Santoro non rimarrà senza occupazione. Qualche giorno fa Mentana ha parlato di una trattativa con La7. Un accordo tra Santoro e la tv di Telecom è già sfumato nel 2011 per «incompatibilità editoriali», mai specificate del tutto. C’è anche la pista Sky, meno probabile, ma sempre possibile.
Oppure, male che vada, potrebbe continuare l’esperimento positivo di Servizio Pubblico.
Egidio Negri

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