PAR CONDICIO: I VOLANTINI “ILLEGALI” DI MILANO. 3 DENUNCIE IN UNA SETTIMANA

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Altri 2 volantini e altrettante denuncie al Corecom. Dopo l’assessore Maran (foto), ancora il Pd sotto accusa. Violata la par condicio per la pubblicità di uno spettacolo teatrale e di una mostra. Il Corecom potrebbe multare il comune di Milano.
Andiamo per ordine.
Tanto per rinfrescare la memoria già l’assessore alla viabilità in quota Pd, Pier Francesco Maran, qualche giorno fa, è caduto nel “tranello” del volantino galeotto: il viso del politico compariva su dei volantini BikeMi, un servizio di bike sharing (condivisione e prestito di bici) offerto dall’ATM, azienda di trasporti partecipata al comune di Milano.
L’esposizione dell’assessore non è andata giù ai “rivali” del Pdl. Veloce e decisa è stata la segnalazione di Massimo Girtanner. Il Corecom non ha ancora deciso se è stata violata la legge, ma deve fare già i conti con altre due denuncie. La causa sono sempre dei volantini.
Il primo, in ordine di tempo, pubblicizza un’iniziativa teatrale prevista per il 25 aprile. Sul depliant compaiono le firme del Presidente del Consiglio di Zona 6, Gabriele Rabaiotti (eletto come indipendente nella lista Pd per Pisapia Sindaco) e del Presidente della Commissione Cultura, Rita Barbieri (consigliera Sinistra ecologia e libertà). Il tutto con il suggello del Comune di Milano.
A riguardo CronacaMilano, il 18 aprile, ha riportato una dichiarazione di Girtanner, il firmatario della denuncia: «ieri pomeriggio avevo chiamato apposta i loro uffici e mi avevano garantito che non avrebbero né prodotto né divulgato alcun materiale. Poi, alla sera, li ho sorpresi mentre distribuivano tranquillamente i volantini».
La lezione è servita? Assolutamente no. È arrivata la terza denuncia in una settimana. Il firmatario? Ancora Girtanner. Gli eventuali colpevoli? Ancora il Pd.
Anche questa volta lo “zampino” di politici compare su un manifesto che pubblicizza una mostra, prevista sempre per il 25 aprile. I firmatari sono gli stessi del “precedente” volantino: Gabriele Rabaiotti, Rita Barbieri; a loro si aggiunge Francesco Fasano, il presidente della commissione Scuola, Progetti Educativi e Civici.
Ora tocca al Corecom decidere se tali condotte sono passibili di sanzioni. Ricordiamo che la legge afferma che «dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni».
Da profani è difficile penare che pubblicizzare una mostra o uno spettacolo teatrale possa rientrare nelle comunicazioni indispensabili per l’esercizio delle proprie funzioni.
In ogni caso c’è da precisare che se il Corecom deciderà che i volantini hanno violato la par condicio, non saranno multati i responsabili materiali della produzione e della diffusione del depliant, ma sarà la Provincia di Milano a pagarne le conseguenze economiche. Infatti la legge 28/2000 “colpisce” non il responsabile della violazione, ma l’ente da cui dipende, quindi il comune di Milano.
Egidio Negri

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