Il senato del Pd, Vincenzo Vita (Pd), vicepresidente della commissione Cultura del Senato ha commentato il rapporto del presidente della Fieg, Giulio Anselmi, sulla situazione della stampa in Italia. Per Vita, Anselmi è incorso in «una contraddizione piuttosto rilevante: da una parte, lamentare la diminuzione delle vendite dei giornali e dall’altra auspicare l’abbattimento del fondo editoria». «Quest’ultimo – prosegue Vita – è anche destinato ai giornali politici, ma è dedicato complessivamente alle testate cooperative e di movimenti di opinione che, per loro natura, non possono sottostare alle pure leggi del mercato dominato da grandi concentrazioni editoriali. Tra l’altro, molto spesso, i giornali politici hanno una storia e una consistenza di tutto riguardo».
«Siamo i primi a sostenere – e lo facciamo anche in un disegno di legge in corso di presentazione – criteri rigorosi e trasparenti per la gestione delle risorse pubbliche. Le vendite effettive e la quantità dei contratti lavoro – continua Vita in una nota – devono diventare punti di riferimento per la valutazione di coloro che hanno diritto del sostegno dello Stato. Anche vicende recenti hanno dimostrato patologie gravi da superare. E non vogliamo più che si ripetano ancora casi tanto sgradevoli. Per questo, proponiamo alla Fieg un confronto su tali temi, emersi tra l’altro nel corso di una utile audizione proprio oggi a al Senato del sottosegretario Peluffo. E’ bene, insomma, non fare di tutta l’erba un fascio e tutelare l’occupazione di chi lavora nelle redazioni che stanno attraversando momenti gravi di difficoltà. Già alcune testate hanno chiuso. Si deve evitare che la riforma avvenga in un cimitero».