Nel Consiglio dei Ministri n. 22 del 6 aprile ha esaminato alcuni decreti legislativi, tra i quali il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea in tema di servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica; della direttiva europea sul trattamento dei dati personali e tutela della privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche; del regolamento comunitario sulla cooperazione tra le Autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori.
La legge comunitaria 2010 ha delegato il Governo ad adottare i decreti legislativi in tema di comunicazioni elettroniche e protezione dei dati personali. Il decreto legislativo proposto dai Ministri degli Affari europei e dello Sviluppo economico, recepisce, di concerto con i Ministri degli Affari esteri, dell’Economia e finanze e della Giustizia la normativa comunitaria in materia, mirando a rafforzare la tutela dei consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo “spam”. Nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie dei clienti dei fornitori di servizi di telecomunicazione e di accesso ad Internet e, in particolare, i dati su ogni telefonata e sessione in rete devono essere tenuti al sicuro da un uso indesiderato, accidentale o fraudolento. La responsabilità, in tutti questi casi, è degli operatori.
Le nuove norme introducono, per la prima volta in Europa, le notifiche obbligatorie per le violazioni dei dati personali. Ciò significa che i fornitori di comunicazioni saranno obbligati a informare le autorità e i loro clienti delle violazioni della sicurezza che lede i loro dati personali. Inoltre, le norme in materia di privacy e protezione dei dati vengono rafforzate in merito all’uso dei cookies (le stringhe di testo che memorizzano le scelte di navigazione degli utenti) e di sistemi simili.
Lo stesso Consiglio dei Ministri ha esaminato anche un decreto legislativo di attuazione della normativa comunitaria sulle reti e i servizi di comunicazione elettronica. Tale decreto modifica alcune disposizioni del Codice delle comunicazioni elettroniche, adeguandole alla normativa europea.
Le modifiche perseguono diverse finalità. In particolare:
– promuovere investimenti efficienti e innovazione nel campo delle infrastrutture di comunicazione elettronica, ad esempio attribuendo alle autorità nazionali di regolamentazione la possibilità di imporre la condivisione di facilities di comunicazione elettronica o di “proprietà”, tra cui: edifici, cablaggi, antenne e torri, nonché elementi di rete non attivi, che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici, comprese le reti satellitari.
– rafforzare le prescrizioni in materia di sicurezza e integrità delle reti, a garanzia degli utenti.
– rafforzare la tutela degli utenti finali, in particolare i disabili (cui viene garantito un accesso ai servizi equivalente a quello degli altri utenti), gli anziani, i minori e i portatori di esigenze sociali particolari. Vengono rafforzati anche i diritti degli utenti in materia di trasparenza nei rapporti con i fornitori di servizi.
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Giurisprudenza RETI E I SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA: I DECRETI LEGISLATIVI APPROVATI DAL...