La versione online del Quotidiano
del popolo, l’organo
ufficiale del Partito comunista
cinese, e l’agenzia Xinhua
(Nuova Cina) stanno per sbarcare alla
borsa di Shanghai. L’obiettivo è
collocare il 25% del capitale fra il 17 e
18 aprile, mentre il prezzo sarà fissato
il 20 aprile. L’auspicio
di people.com.cn è raccogliere 63
milioni di euro grazie all’ingresso in
borsa, «da consacrare a nuovi investimenti». Secondo un comunicato diffuso
dal giornale, i nuovi fondi serviranno
principalmente ad ammodernare la
piattaforma tecnologica e a potenziare
la squadra dei giornalisti con nuove
assunzioni.
Fondato nel 1948, il Quotidiano del popolo, o
Renmin Ribao, è il quotidiano cinese più longevo
e oggi il più diffuso con una tiratura di 3
milioni di copie medie.
L’Unesco lo ha collocato
fra i dieci più grandi quotidiani al mondo. Il
portale people.com.cn è stato lanciato invece
nel 2000 e fra i suoi azionisti vede gli operatori
di telecomunicazioni China Mobile, China
Unicom e China Telecom. Nonostante il peso dei
partner, il portale è ancora molto lontano dal
traffico generato dai concorrenti privati Sina e
Sohu, ma il suo fatturato è cresciuto del 50%
a 60 milioni di euro e gli utili del 74% a 16,6
milioni di euro.
La principale fonte di reddito della società deriva dalla vendita di spazi pubblicitari,
oltre che dalle notizie e dai servizi
wireless.
Con la quotazione del portale alla borsa di
Shanghai, lo Stato cinese vuole cercare di rendere
i media ufficiali più competitivi, trasformandoli
in entità commerciali. Un processo che
riguarda complessivamente una decina di siti
internet appartenenti allo stato, fra cui anche
quello della tv Cctv e quello di Nuova Cina.